E’ stata decisamente esauriente la commissione Patrimonio convocata da Marco Maranesi per discutere, tra le altre cose, della polemica sollevata dal consigliere del Pd Lina Giannino in merito al rinvio del pagamento del primo canone da parte della società. Ad illustrare le motivazioni di questa scelta il Segretario comunale, ma anche il Dirigente Luigi D’Aprano, che ne hanno spiegato i contorni amministrativi. Presente anche il Sindaco Candido De Angelis, che non ha detto nulla ma ha ascoltato parte del dibattito. Il Segretario comunale ha fatto presente che il bando di gara è stato studiato con molta attenzione e che, per la prima volta, prevede una fedejussione sui lavori ma anche una polizza per garantire il pagamento dei canoni a dimostrazione della serietà di chi ha preso possesso dell’impianto. Maranesi le ha chiesto se si poteva configurare, facendo slittare il primo canone, il danno erariale o l’abuso d’ufficio. La Segretaria è stata chiara nel dire che non c’è danno erariale, poiché in ogni caso il canine (prima o dopo) verrà versato, sull’abuso d’ufficio si può presentare denuncia ma non sembrano esserci gli estremi. A spiegare come mai sia stata concessa la proroga il Dirigente D’Aprano. “La società ha effettuato spese che erano in capo al comune quando ha preso l’impianto in gestione, appena sette giorni dopo un nubifragio che aveva creato danni, subito ci accordammo per dare respiro nel pagamento della prima quota se si fossero occupati della sistemazione”. Il presidente Maranesi ha permesso anche alla stampa di fare domande e la nostra Redazione ha colto l’occasione.
Cambiando la data di pagamento del primo canone che era vincolante – abbiamo chiesto – non si è alterato un punto fondamentale della gara, creando pregiudizio ad altre realtà che magari essendo a conoscenza della possibilità di questo positivo avrebbero potuto anche loro partecipare?
La Segretaria ha risposto senza esitazione. “La proroga di una sola rata per motivi contingenti non altera il bando, che resta valido nella sua forma originale. I canoni successivi saranno versati nei tempi previsti”.
Il fatto che la società non sia stata in condizione di pagare la prima rata non crea il dubbio che non sia poi in grado di portare avanti il programma dei lavori, ben più onerosi?
A rispondere questa volta il Dirigente D’Aprano. “Non ci possono essere deroghe sui lavori, che hanno degli importi, dei parametri e delle date vincolanti. Se i gestori non saranno in grado di realizzare quanto promesso dal bando riscuoteremo le fideiussioni e porteremo comunque avanti i lavori, lo stesso vale per i canoni, che il comune incasserà comunque perché coperti da polizza”.
Quindi la maggioranza non sembra temere per i lavori sulla piscina, che sono di fatto blindati da una doppia assicurazione. Ora non resta che attendere e vedere come prosegue la collaborazione con la società. A chiudere gli interventi il presidente di Commissione Maranesi- “Il Pd di fronte a tanti problemi con le società sportive chissà perché pensa solo alla piscina. Non pensa però che altre realtà pagano canoni onerosi rispetto agli introiti o non pagano affatto. Il Pd fa molte polemiche e poche proposte”.