Home Politica Proroghe ‘segrete’ per il palazzetto, Mancini e Sanetti: “Trasparenza”

Proroghe ‘segrete’ per il palazzetto, Mancini e Sanetti: “Trasparenza”

Daniele Mancini e Simona Sanetti
“Giovedì scorso abbiamo pubblicato le ‘note’ segrete delle proroghe segrete, mai pubblicate da nessuna parte, dell’affidamento di un bene pubblico: il Palazzetto dello Sport. Le abbiamo ottenute solo attraverso uno specifico accesso agli atti. Abbiamo affermato in Consiglio più volte che non ci interessa ‘chi’ ma ‘come’ viene gestito il patrimonio pubblico. La Giunta Comunale cita questi ‘atti‘ addirittura nella sua delibera di indirizzo recependoli come legittimi”. Lo scrivono in una nota stampa i consiglieri comunali di opposizione Simona Sanetti e Daniele Mancini.
“Di fatto la giunta Coppola legittima questo modo di fare, di amministrare che è lontano da noi e dalla nostra etica pubblica. In nessun Comune d’Italia si è mai vista una cosa del genere, queste cose accadono solo a Nettuno: facciamo giurisprudenza. In tutto questo il dato più preoccupante è il silenzio dei consiglieri comunali e dei partiti che rappresentano. Tutti a parole e in campagna elettorale sono per la trasparenza, per la legalità, per la correttezza degli atti amministrativi, ma poi tutti tacciono. Non vedono o fanno finta di non vedere? Eppure è evidente a tutti. C’è un solo modo per essere trasparenti per difendere l’interesse pubblico, non ci sono vie di mezzo. Certi valori e principi non possono essere sacrificati per convenienza, interessi, trasversalità e/o opportunità  politica. Ne vale il nome e l’immagine di Nettuno, anche oltre i confini della nostra città. Non possiamo credere che i cittadini vogliano ritornare indietro di quindici anni. Non ci crediamo e chiediamo di supportaci nella difesa del bene di Nettuno al di là delle appartenenze politiche o ideologiche. Basta opacità e ombre di Palazzo su Nettuno e i nettunesi.
Nettuno sia una città trasparente e pulita. La società civile nettunese faccia una scelta di campo, reale e netta. Noi ci siamo”.