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Giovanna Rinaldi di Nettuno pioniera delle coreografie Lis a Sanremo

E’ di Nettuno, e ci tiene a sottolinearlo, Giovanna Rinaldi che è stata la coreografa ufficiale Lis al Festival di Sanremo e che, alla luce del grandissimo successo ottenuto, sta vagliando una serie di progetti per la massima diffusione del linguaggio dei segni in tv per abbattere le barriere della comunicazione audiovisiva per i non udenti. Giovanna ha partecipato, con molte altre realtà, al bando della Rai per questo evento mediatico e si è imposta su tutti grazie alla grande esperienza in un settore in cui tutto è agli esordi e in cui c’è voluta fantasia e inventiva per codificare un messaggio comprensibile ed emozionante anche per chi non è abituato a questo genere di ‘dialogo’ visivo. “La mia passione – spiega Giovanna – è sempre stata la danza prima e la coreografia poi, quando è uscito il bando ho avuto l’occasione di spiegare il mio progetto, che ho sperimentato nel orso degli ultimi anni nei teatri locali da Latina a Nettuno, e mi hanno presa”. Giovanna è una delle poche persone che non si è vista sul palco del festival, il suo lavoro si è svolto essenzialmente dietro le quinte, il suo ruolo è stato quello di far cantare una quindicina di ragazzi e ragazze – alcuni sordi, altri figli di non udenti – in Lis, la lingua dei segni sullo sfondo di canzoni che, fino a ieri i non udenti non avevano modo di apprezzare in nessun modo. “Per la prima volta, quest’anno, il Festival di Sanremo è comprensibile anche ai sordi – spiega Giovanna – ed è un fatto splendido ed una grande responsabilità per chi tenta l’impresa – io motivo i ragazzi, faccio capire loro l’importanza di quello che stiamo facendo, li supporto in questa esperienza – sottolinea la coreografa – che è semplicemente stupenda”». La passione di Giovanna per la lingua dei segni nasce da giovanissima, quando dopo essersi diplomata al Liceo Le Muse a Nettuno, sua città natale, Giovanna vince il concorso Città di Perugia con una performance basata solo sulla gestualità. Da lì la scuola – cinque anni – per apprendere la Lis, l’insegnamento, i primi spettacoli per sordi, accessibili a un mondo che fino a quel momento era tagliato fuori da questo genere di progetti culturali. Un muro che si sta per abbattere. Il prossimo appuntamento certo per Giovanna è quello del il 18 luglio a Nettuno con la performance teatrale “La voce del silenzio” ma sono tante le idee che bollono in pentola, compresa una collaborazione con le tv nazionali per ampliare i servici per i non udenti.  “Il festival è stata una grande occasione – ci ha spiegato – quella di riuscire a far passare davanti ad un pubblico vastissimo un messaggio, far emergere attraverso i segni le emozioni che dà una canzone, soprattutto per i bambini e ringrazio chi mi ha dato questa opportunità”. Il canale Sanremo Live Lis su Rai Play ha trasmesso le parti salienti del festival in Lis con ascolti ottimi ora sta al servizio pubblico investire sulla comunicazione ed è davvero un piacere il fatto che una pioniera di un linguaggio inclusivo sia proprio di Nettuno.