Il partito comunista di Marino e tutte le forze politiche e le associazioni antifasciste si sono dati appuntamento per una grossa manifestazione di denuncia contro il comune di Ciampino, nella giornata di oggi a causa della presenza ad una conferenza sulle dinamiche e le morti alle Foibe dello scrittore revisionista di Nettuno Pietro Cappellari. Già sabato sera è stato rappresentato un folto presidio davanti alle scale del Municipio di Ciampino con circa duecento presenti con scritte e striscioni. “Come indetto unitariamente dalla rete Ciampino Antifascista il motivo della manifestazione di oggi pomeriggio alle 16 in piazza della Pace e davanti al comune è dovuto dal fatto che lunedi pomeriggio alle 17.30 i nostri luoghi democratici e costituzionali verranno offesi dalla presenza di chi nega esplicitamente quella stessa democrazia e quella Costituzione nata dalla Resistenza”. Lo dichiarano gli esponenti del PCI in un comunicato stampa. “In occasione della giornata del Ricordo, infatti, l’Amministrazione di Ciampino non ha pensato di chiamare uno storico bensì uno scrittore dichiaratamente fascista, una figura non adatta a trattare un tale argomento in un luogo istituzionale, proprio in virtù delle sue posizioni protese al revisionismo nei confronti della lotta di Liberazione in Italia. Non possiamo tollerare un simile scempio proprio per il rispetto e il ricordo delle vittime del fronte orientale, ma anche perché sarebbe un’offesa per la città di Ciampino e per la memoria di chi, nel nostro territorio, è caduto per la Liberazione di Roma e dell’Italia. Invitare un tale ideologo nella Sala consiliare dedicata al padre costituente Pietro Nenni, luogo dove si svolge l’azione democratica dei rappresentanti locali eletti dal popolo, secondo i dettami della Costituzione repubblicana è una azione che infanga il rispetto del sacrificio e della storia democratica. Allo stesso modo, già presagendo che il Comune di Ciampino difficilmente receda dalla scelta scellerata, è giusto che anche lunedì, in modo largo e pacificamente si manifesti in difesa dei valori non negoziabili della Repubblica, della Costituzione, dell’Antifascismo”, h dichiarato Andrea Sonaglioni, segretario della Federazione PCI dei Castelli Romani. Si prevedono diversi centinaia di manifestanti e la presenza in forza della polizia di stato con la Digos, il reparto mobile e la scientifica, i carabinieri, la polizia locale e altre forze dell’ordine, per mantenere l’ordine pubblico sereno per l’una e opposta iniziativa. Pomeriggio quindi di forte tensioni oggi nel centro della cittadina aeroportuale. Mentre il Sindaco di Ciampino, Daniela Ballico, tesserata al partito della Meloni resta convinta della sua scelta, spuntano sui social le foto di Cappellari in camicia nera che fa il saluto fascista.
Cappellari non ha mai nascosto le sue convinzioni neppure quando un anno fa a Nettuno è finito al centro di un’altra polemica legata all’incarico ricevuto di curare gli eventi culturali in occasione del 75° anniversario dello sbarco alleato sul litorale romano scatenando una serie di reazioni a seguito della pubblicazione di una sua foto davanti ad un carro armato dell’esercito nazista con il posto: “Finalmente i camerati germanici sono venuti a liberarci”. Tutte le più alte cariche della Regione hanno inviato comunicazioni risentite per la presenza di un revisionista e la prima conseguenza di questo increscioso incidente è stata la revoca dell’incarico al presidente e al Direttore dell’Università civica che lo avevano ‘arruolato’ per gli eventi. Nonostante il precedente, l’attuale giunta di Ciampino non ha avuto alcun imbarazzo e scegliere Cappellari per parlare della tragedia delle foibe. Critico anche il Pd di Ciampino: “Le foibe sono una atrocità che si va ad inserire nel complesso schema di orrori riguardanti la storia del “Confine Orientale”, che vide perire anche molti partigiani antifascisti. Troviamo inaccettabile la decisione del Comune di invitare come relatore Pietro Cappellari, già al centro di polemiche per l’organizzazione degli eventi per il 75° anniversario dello sbarco degli Alleati a Nettuno. Pietro Cappellari non fa mistero delle proprie tesi revisioniste, proclamando addirittura il “falso mito della Liberazione”. Come può una persona del genere parlare di storia del ‘900? Come si può accettare che lo faccia in un luogo, la Sala Consiliare della Città, che rappresenta le istituzioni democratiche e repubblicane nate proprio dalla Resistenza? Chiediamo dunque all’amministrazione di revocare quest’invito, fatto in spregio alla Costituzione antifascista, ad un uomo che inneggia alla Marcia su Roma e alla Repubblica di Salò”. Oggi la protesta.