Erano giorni che in maggioranza a Nettuno ci si confrontava sui dettagli del Piano triennale delle opere pubbliche, il primo atto targato dalla giunta Coppola, che dovrà essere approvato al prossimo consiglio comunale nell’ambito del Bilancio di programmazione dell’Ente. Si vociferava di malumori e discussioni, ma infine, la quadra è stata trovata. Poi ieri, durante la riunione di giunta per arrivare alla sottoscrizione del documento, sono emersi altri mal di pancia in quota Lega orfana di tre consiglieri consiglieri e relativi assessori, esclusi dalle chat e dagli incontri di partito ma a cui ancora non è stata fatta alcuna comunicazione ufficiale sull’espulsione ‘di fatto’.
Prima i consiglieri della Lega hanno fatto delle contestazioni sugli importi concessi alle periferie, poi si è tentata la mediazione, benché il centro sarà investito da una serie di realizzazioni importanti, infine la componente che ha creato il problema, riguardando le carte ha firmato il documento originale riconoscendo che era stato rispettato il giusto equilibrio tra centro e periferie. Una discussione lunga e infine inutile, che ancora una volta ha creato tensioni interne alla maggioranza e discussioni infinite che si sarebbero potute evitare leggendo con maggiore attenzione gli interventi in programmazione prima del confronto di maggioranza.
Tra i numeri che spiccano nel piano triennale che ora dovrà essere presentato in consiglio comunale, lo stanziamento di oltre 7 milioni per il nuovo cimitero civile, 2,5 milioni di euro per gli impianti sportivi ottenuti con i credito sportivo che porteranno alla realizzazione di una nuova pista di atletica e alla riapertura del Masin, 2,5 milioni di euro per finire la piscina comunale ora abbandonata al Parco Palatucci, ma anche 1,2 milioni per il parcheggio di piazzale Berlinguer, che sarà completato entro l’estate e i cui lavori dovrebbe iniziare a brevissimo, senza dimenticare i fondi per via Genova, circa due milioni per le strade, in centro e in periferia e lavori, in corso di progettazione, per risolvere problemi storici della città dai rischi idrogeologici.