“Esprimo tutto il mio rammarico per l’assenza della Città Metropolitana di Roma Capitale e dell’Ufficio Scolastico Regionale alla Conferenza dei Servizi, di ieri mattina, che avevo convocato per mettere in campo un’azione sinergica finalizzata al recupero del Paradiso sul Mare, edificio liberty simbolo di Anzio, da anni dimenticato dalla politica e da tutte le Istituzioni preposte. Anche oggi la Città di Anzio, che insieme a Nettuno supera i 120.000 residenti, paga la totale assenza di rappresentanti politici in Provincia, Regione e Stato. Avevamo presentato, inoltre, una richiesta di finanziamento per la messa in sicurezza dell’edificio, incredibilmente non finanziata dal Ministero dell’Interno”.
Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, che ieri mattina, a Villa Corsini Sarsina, ha presieduto la conferenza dei servizi, formalmente convocata l’8 gennaio 2020, finalizzata al recupero dell’edificio liberty “Paradiso sul Mare”, oggetto di una convenzione tra il Comune e la Provincia di Roma. Ai lavori, insieme al Sindaco ed a tutti gli uffici preposti del Comune di Anzio, sono intervenuti la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, il Dirigente dell’Istituto Scolastico Marco Gavio Apicio ed il Consigliere Comunale Flavio Vasoli, impegnato a seguire la problematica insieme all’Amministrazione.
“La Città Metropolitana, assente al tavolo – ha detto Flavio Vasoli – di recente aveva indetto una gara per la verifica della vulnerabilità sismica dell’edifico, con le relative indagini strumentali invasive, senza comunicarlo al Comune e, cosa grave, senza ottenere il relativo nulla osta dalla Soprintendenza, che provvederà ad una formale presa di posizione rispetto alla vicenda”.
Il Sindaco di Anzio, che il 30 marzo 2019 aveva ordinato, a tutela della pubblica incolumità, la chiusura del Paradiso sul Mare sottolinea: “Come Comune di Anzio, a tutela del valore architettonico dell’immobile, nelle prossime ore, invieremo una diffida alla Città Metropolitana per l’esecuzione per l’esecuzione degli interventi di manutenzione straordinaria e per l’adeguamento alle norme di sicurezza, come previsto dalla convenzione. Inoltre, nel piano triennale delle opere pubbliche della Città Metropolitana, non risulta la programmazione di interventi per il più importante edificio della nostra Città”.