La piscina comunale di Anzio è chiusa. A deciderlo, in attesa di un’ordinanza del Sindaco di Anzio, la società Latina Pallanuoto-Anzio Waterpolis che ha ingestione l’impianto in cui Arpa e Asl hanno trovato una forte carica batterica. La società, in autotutela, chiude le porte e spiega la situazione.
“Lo stato della piscina è conosciuto da tutti – dice il presidente Francesco Damiani – non a caso nel bando a cui abbiamo risposto sono previsti lavori per 2,6 milioni di euro. Abbiamo comunicato alla ASL ed al Comune che, per nostra autotutela e garanzia dei praticanti, abbiamo interrotto le attività pertanto l’impianto è chiuso perché da noi richiesto. Le nostre analisi le abbiamo fatte 4 giorni prima della Asl ed era tutto a posto. Abbiamo effettuato nuovi prelievi ed avremo la risposta a brevissimo. I prelievi vengono fatti regolarmente. E’ giusto – continua il presidente – che le ASL facciano il proprio lavoro ed abbiamo piena fiducia nel loro operato. Da parte nostra c’è la volontà, l’entusiasmo di rendere la piscina (oggi obsoleta) all’avanguardia e dotarla di tutti i confort necessari. I lavori di totale ristrutturazione sono previsti dal bando entro 700 giorni dalla assegnazione. I progetti sono pronti e i lavori partiranno a fine stagione. I prezzi non sono cambiati dai precedenti, anzi abbiamo inserito dei pacchetti migliorativi. Mi spiace che da gennaio siamo diventati oggetto di attenzioni continue; pazienza, risponderemo con i fatti. Stiamo portando investimenti nella città caricandoci tutti i costi di un impianto datato. Un servizio migliore per la città e posti di lavoro… a quanto pare non basta. Non siamo stati noi – conclude il presidente della società – a ridurre l’impianto nelle condizioni in cui si trova, noi ci occuperemo di farlo risorgere e farlo diventare un punto di riferimento per la cittadinanza e non solo. Attendiamo fiduciosi il lavoro delle autorità competenti”.
Daniele Reguiz