Questa mattina la Squadra Mobile di Latina ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 28 gennaio dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti Armando Di Silvio, detto Lallà, classe 1966, Gianluca Di Silvio, classe 1996, Samuele Di Silvio, classe 1990, Umberto Pagliaroli, classe 1970 e Gina Cetrone, classe 1971, ex consigliere regionale che sulla sua pagina Fb si definisce capogruppo regionale della Lista Cambiamo con Toti. Tutti sono indagati a vario titolo per estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, reati aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini in questione costituiscono l’esito di un approfondimento investigativo che questa Squadra Mobile sta conducendo, sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione distrettuale Antimafia di Roma, circa le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Agostino Riccardo.
“In particolare – spiegano dalla Questura – veniva ricostruito che nell’Aprile del 2016, la Cetrone e Pagliaroli, quali creditori nei confronti di un imprenditore di origini abruzzesi, in relazione a pregresse forniture di vetro effettuate dalla società Vetritalia srl, società a loro riconducibile, richiedevano l’intervento di Samuele e Gianluca Di Silvio e Agostino Riccardo per la riscossione del credito in questione, previa autorizzazione di Amando Di Silvio detto “Lallà”, capo dell’associazione di stampo mafioso a lui riconducibile”. Nello specifico, Gina Cetrone eletta in Regione nel 2010 con la lista Polverini, e Pagliaroli “dopo avere convocato il predetto imprenditore presso la loro abitazione, gli richiedevano il pagamento immediato della somma dovuta, impedendogli di andare via a bordo della sua macchina. In tale contesto, i due lo costringevano ad attendere Agostino Riccardo e i Di Silvio, i quali, una volta giunti, lo minacciavano, prospettando implicitamente conseguenze e ritorsioni violente nei confronti della sua persona o dei suoi beni. In tal modo, gli stessi costringevano l’imprenditore a recarsi il giorno dopo in Banca, sotto la stretta sorveglianza dei tre e di Pagliaroli che lo attendevano fuori dall’istituto bancario, e ad effettuare un bonifico di 15.000 euro a favore della società Vetritalia Srl, nonché a consegnare a loro “per il disturbo” la somma di 600 euro”. Nel medesimo contesto investigativo, sono stati riscontrati alcuni illeciti connessi a competizioni elettorali nella provincia di Latina. In dettaglio, Agostino Riccardo e Renato Pugliese, proprio su determinazione di Gina Citrone e Umberto Pagliaroli , “costringevano addetti al servizio di affissione dei manifesti elettorali di altri candidati alle elezioni comunali di Terracina del Giugno 2016, ad omettere la copertura dei manifesti della candidata Gina Cetrone, costringendoli ad affiggere i propri manifesti solo in spazi e luoghi determinati, in modo che i manifesti di quest’ultima fossero più visibili degli altri”.