Cerimonia per San Sebastiano questa mattina nella chiesa dei Santi Pio e Antonio, alla presenza della polizia locale di Anzio che ha celebrato il Patrono del Corpo alla presenza del nuovo Comandante, Antonio Arancio, del Sindaco Candido De Angelis e degli esponenti di tutti i corpi del territorio e della croce rossa.
“Buon San Sebastiano – ha esordito il Comandante Arancio – in particolare a Padre Francesco, al Sindaco e a tutte le autorità presenti. Grazie a San Sebastiano io sono qui da 34 anni. Un ringraziamento fraterno a
Diana e Dash che ci hanno permesso di riabbracciare una vecchia tradizione inizia con il Maestro Pincini e con il Coro strabiliante. Dopo quasi vent’anni mi ruitrovo qui, nella parrocchia in cui sono cresciuto e dove mi sono formato ed ho provato ad essere un ‘cittadino degno del vangelo’ per seguire una frase di padre Francesco su quanto asseriva San Paolo e che è stato argomento di discussione con i ragazzi del catechismo che ho incontrato proprio qui in un bellissimo confronto sui temi dell’educazione civica in Parrocchia. Quello di oggi – ha aggiunto il Comandante – è da sempre un giorno di bilanci e di aspettative ma soprattutto di riflessione e non possiamo non riflettere se non partendo da una frase semplice e molto significativa pronunciata proprio da Papa Francesco “cominciate con il fare il necessario, poi fate ciò che è possibile, e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. Fare l’impossibile con la massima umiltà e senso i dedizione civica questo il nostro compito e la nostra responsabilità è enorme, garantire la reciproca convivenza, la nostra missione è garantire la presenza delle Istituzioni nel momento del bisogno. Per questo devo ringraziarvi – ha concluso il Comandante Arancio rivolto ai suoi agenti – per quello che avete fatto insieme alle associazioni di protezione civile nei giorni di tempesta appena trascorsi, per esservi precipitati in soli 4 minuti sull’incidente stradale gravissimo sulla Via Ardeatina e su tutto quanto altro avete svolto con successo con il Comandante che mi ha preceduto”.
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