Sono sette i poliziotti rimasti feriti nel corso dell’inseguimento con sparatoria avvenuto ad Anzio nei giorni scorsi che ha portato al fermo di quattro ragazzi. Gli agenti si sono lanciati all’inseguimento della banda di rapinatori che aveva appena picchiato e rapinato un ragazzo di origine pakistana presso la stazione di Nettuno. Per cercare di seminare i poliziotti, prima hanno cercato di mandarli fuori strada speronandoli, e poi li hanno aggrediti per tentare di sfuggire all’arresto. Gli agenti sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale, dove sono stati refertati con una prognosi tra 10 e 15 giorni. Ma quella avvenuta alla stazione non è l’unica rapina di cui sono accusati: era dal 24 dicembre, infatti, che la banda della Punto bianca stava seminando il panico tra Anzio e Nettuno. Vittime dei loro colpi, diversi cittadini aggrediti e costretti con la violenza a consegnare tutti i loro averi. Così come il ragazzo pakistano aggredito che prima è stato colpito con un coccio di bottiglia, poi uno dei quattro rapinatori gli ha spaccato il naso con una testata prima di levargli cellulare e portafoglio. La banda è la stessa che nella notte tra venerdì e sabato ha filmato un atto vandalico compiuto su un’auto della Guardia di Finanza. Le fiamme gialle già domenica li avevano identificati e stavano procedendo con le azione del caso.
Più di una volta, la sera della rapina, le auto della polizia hanno tentato di bloccare la corsa della banda, affiancando la Punto e intimando l’alt. Visto che ogni tentativo era inutile, hanno fatto scattare un posto di blocco mettendosi con le auto civetta di traverso sulla carreggiata in zona Santa Teresa, in via Cupa dei marmi. Invece di fermarsi, i ragazzi, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, hanno fatto retromarcia e speronato una macchina delle forze dell’ordine, ferendo gli agenti. A quel punto la polizia ha fatto fuoco e ha sparato dodici colpi sul cofano dell’auto.
Una volta colpita la macchina con dodici colpi di arma da fuoco, l’auto ha finito la sua corsa. I rapinatori hanno tentato l’ultima carta barricandosi in macchina e rifiutandosi di scendere, ma gli agenti hanno rotto i finestrini e aperto le portiere. All’interno della vettura hanno trovato due coltelli a serramanico, un coltello a scatto, una freccia da balestra e un paio di forbici: e proprio quest’ultimo oggetto li ha ricollegati ad altre quattro rapine compiute sempre in zona. Tutti e quattro i ragazzi, nonostante la giovane età, sono noti alle forze dell’ordine per rapine ed estorsioni. Dopo la folle corsa tutti e quattro sono stati portati in carcere a Velletri.