“Le regole e i selfie. L’estate è passata, anche i selfie sui palcoscenici ormai fanno parte dell’archivio, sono appena trascorsi il Natale e (soprattutto), il Capodanno, e la Befana ha portato via tutto”. Lo scrive in una nota stampa il responsabile della Visual Design Studio Giovanni Reali che questa estate hanno organizzato eventi per l’Estate nettunese e ancora non sono stati pagati mentre per il Capodanno l’Ente ha già versato la metà dei fondi stanziati.
“In effetti la vecchia con la scopa non ha cancellato tutto perché dell’estate sono rimasti i debiti, pochi forse per chi gestisca centinaia di migliaia di euro per manifestazioni ed eventi, ma credetemi 3,500,00 euro di contributo per un giovane che ha investito più del doppio e che ha già pagato i fornitori sono una enormità, considerato che in sede di approvazione la richiesta di contributo era stata falcidiata garantendo una rapida definizione anche economica. Qualcuno potrebbe obiettare che chi lavora con la Pubblica Amministrazione deve saperlo che i tempi di pagamento sono lunghi, anche vero, ma 120 giorni non sono pochi e diventano una eternità quando scopri che per la manifestazione del Capodanno il tempo non trascorre, o meglio non è necessario che trascorra perché i pagamenti vengono addirittura anticipati ed erogati per importi non del tutto esigui, il 50% dell’affidamento.
Nulla contro chi abbia organizzato manifestazioni per il Comune ricevendo un affidamento diretto in tutta fretta dopo che il bando per manifestazione di interesse era andato deserto (e non poteva essere diversamente considerate le maglie strettissime con cui si andavano ad escludere almeno il 90 % delle ditte che potevano anche pensare di parteciparvi); vero che esista un Regolamento di Contabilità del Comune come anche è vero che per l’ennesima volta esso sia stato disatteso. La norma regolatrice prevede che possano essere eseguiti pagamenti urgenti, ossia in anticipo alla scadenza dettata dalla cronologia delle ricezioni delle fatture in ingresso, ma è anche avvertito che sono ammessi solo qualora le “scadenze immediate … possano produrre danni all’ente per interessi
di ritardato pagamento, …” (Art. 54 Reg.). La valutazione è lasciata a chi legga. La questione, fermo il grave danno che sto subendo per il ritardo nel pagamento, considerato che ho dovuto già mettere in mora il Comune per violazione delle norme sui pagamenti come previsti dalla Finanziaria del 2019 (che resta silente pur essendo trascorsi dieci giorni), che ho pagato anche le tasse su somme che non ho ancora ricevuto, dicevo la questione resta quella disparità di trattamento, di mancanza di equità che si ripercuote in maniera indefettibile sulla concorrenza e sulla possibilità di ciascuno degli operatori economici di partecipare in maniera eguale e libera alla formazione del processo economico con la pubblica amministrazione. Per dirla in parole povere, ci sono figli e
figliastri: per qualcuno le regole si interpretano, per altri si osservano letteralmente e senza alcuna possibilità di valutazione “discrezionale”. Le regole del gioco dovrebbero valere sempre mentre purtroppo è evidente che qui, nella terra dei selfie, le regole si modificano in corsa, e nella corsa se qualcuno resta indietro poco importa”.