Furti e scippi sulla tratta ferroviaria Roma-Nettuno. Il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini ha da poco presentato un’interrogazione presso la Regione Lazio riguardo la situazione della sicurezza in questa importante tratta ferroviaria che dalla Capitale copre circa 60 chilometri fino a Nettuno.
La ferrovia è presa d’assalto ogni giorno da bande organizzate provenienti dal campo rom di Castel Romano, situato lungo la Strada Statale 148 Pontina. Ma anche da cittadini residenti ad Aprilia e Lavinio, che vanno a Roma a ‘lavorare’ spesso borseggiando i turisti. Tutto questo si aggiunge al fatto che la Roma–Nettuno è già nota per i disagi quotidiani, a partire da ritardi e cancellazioni dei treni, alle rotture, i guasti sulla linea che rendono il viaggio verso la Capitale un vero calvario. La tratta ferroviaria copre diverse stazioni, partendo da Nettuno ed arrivando a Roma Termini e passando per Anzio, Lido di Lavinio, Padiglione, Campo di Carne, Aprilia, Pomezia. Aree che raccolgono migliaia di persone che ogni giorno si recano a Roma per lavoro. Non sono mancate segnalazioni di uomo che fanno pipi con la porta aperta ma anche bande di ragazzini, italianissimi, che hanno aggredito il personale del treno per non pagare il biglietto. La situazione è diventata preoccupante e la recente interrogazione regionale è giunta a seguito di numerose segnalazioni di cittadini, tra cui soprattutto anziani ed adolescenti, che sono stati oggetto di intimidazioni e di furti. I pendolari, quindi, oltre a lamentare problemi divenuti ormai costanti di questa tratta ferroviaria, come la mancanza di carrozze necessarie a coprire l’elevato numero di persone ed i ripetuti ritardi o interruzioni di servizio, si trovano ora ad affrontare questo ulteriore grave disagio. Tra le richieste presentate, quella di dotare le carrozze di un sistema di videosorveglianza. Potrebbe essere un primo passo verso una maggiore sicurezza per tutti i cittadini che usano questa tratta ferroviaria. Nell’interrogazione presentata il 5 novembre, che ad oggi non ha avuto alcuna risposta da parte della Regione, viene richiesto anche che vengano attivati i presidi dei Commissariati dei Comuni facenti parte della tratta ferroviaria Roma–Nettuno.