Home Cultura e Spettacolo “Nettuno in Versi”, la cultura cittadina approda in sala consiliare

“Nettuno in Versi”, la cultura cittadina approda in sala consiliare

“Sabato scorso, nella cornice della sala consiliare di Nettuno, si è tenuta la manifestazione “Nettuno in Versi” dell’associazione Memorie Nettunesi, patrocinata dal Comune di Nettuno. L’evento, fortemente sostenuto da Rodolfo Ottolini, presidente dell’Associazione, ha ottenuto un lusinghiero riscontro di pubblico, sancito dai posti in piedi dei ritardatari, a testimonianza dell’elevatezza culturale che la manifestazione si proponeva. Abbiamo detto elevatezza culturale perché, scopo dell’associazione è appunto il rinverdire tradizioni, usi e costumi, propri della città. Un popolo senza memoria di se stesso non può dirsi popolo. Questo il preambolo cui dobbiamo fare riferimento d’ora in avanti. E’ appunto su questo assioma che si fonda l’associazione di cui stiamo parlando”. Con queste parole gli esponenti dell’Associazione fanno il punto sull’iniziativa. “Quale valenza emozionale può avere una piazza, un vicolo, un palazzo, senza la testimonianza della vita che vi si è svolta? Senza la voce autentica dei suoi abitanti, senza la tradizione storica, quei posti rimarrebbero muti. Ridare voce alle piazze, alle vie; riempirle di quei ricordi che erano e rimangono il sentire di chi ci ha preceduti, è questo lo scopo prefissato; cosa saremmo noi senza l’anima di chi ci ha preceduti? Un obiettivo perfettamente raggiunto dalla manifestazione di sabato, sancito dalla presenza delle scuole elementari del territorio, i cui allievi hanno partecipato recitando le loro composizioni; veri e propri giovani poeti in erba. Una sequenza di poesie, in dialetto ed in lingua, che i singoli autori hanno presentato facendoci immergere in paesaggi antichi, in sensazioni presenti nei cuori di chi quelle situazioni ha vissute.

Sono stati ricordi di un paese passato eppur ancor vivo, reminiscenze d’infanzia, di giuochi oggi desueti, di personaggi caratteristici d’un tempo non troppo lontano. Ma anche ricordo di quei ragazzi, sbarcati in quella notte di gennaio di tanto tempo fa, che si sono sacrificati per ridarci quella libertà perduta e che ora sono lì, in fila, con le loro croci bianche; monito alle follie umane. Una manifestazione mirabilmente condotta da Roberto Andreozzi, che ha saputo coordinare la sequenza delle esibizioni sia poetiche dei vari autori, sia gli intervalli musicali della fisarmonica di Gino Colaceci, sia le esilaranti scenette dialettali di Daniela De Franceschi e Sandra Liberati; una manifestazione che si è avvalsa della collaborazione di Corrado Forcina, curatore dell’ottimo servizio fonico che ha permesso la corretta fruizione delle esibizioni da parte del pubblico. Un plauso anche agli sponsor che hanno reso possibile un simile evento. Una manifestazione dunque centrata e che avrà certamente un riscontro nelle sedi istituzionali, se non altro per la valenza culturale che ha saputo evidenziare”.