“I lavori di sistemazione di via Matteotti, a Nettuno, finalizzati all’allestimento del tratto urbano della pista ciclabile, si sono da poco conclusi, completando un’opera della quale nessuno sentiva la necessità, tranne, (forse), i suoi promotori, del tutto estranei all’attuale amministrazione”. Lo scrive in una nota stampa l’avvocato Fabrizio Lanzi che ha protocollato in Comune una proposta di regolamentazione della stessa.
“I disagi sono stati notevoli, a cantiere aperto e dopo: rallentamenti e penuria di parcheggi, che da sempre affliggono il centro di Nettuno, si sono drasticamente acuiti. Il tutto provocando pesanti ripercussioni sul periodo di acquisti natalizi, essenziale alla sopravvivenza di numerose attività. Così, i commercianti non hanno fatto a tempo a rallegrarsi e beneficiare del cambio del senso di percorrenza di via Santa Maria e si sono trovati in una situazione ancora più ostica: l’eliminazione di spazi fruibili per la sosta delle auto, in uno dei punti più belli e vivaci della città, scoraggia i cittadini dal frequentare i negozi ed i locali ivi presenti e costringe i più volenterosi a grandi scomodità, soprattutto con bambini e anziani al seguito.
Insomma, la pista ciclabile rappresenta una proditoria e squilibrata sottrazione di spazi alla collettività, non compensata dall’evenienza che qualcuno si avventuri in bicicletta lungo percorsi non salutari e pericolosi, causa smog e traffico intenso.
Perciò, in accoglimento delle legittime e sensate istanze dei commercianti, onde ridurre, almeno in parte, le descritte scomodità, si propone la regolamentazione della pista ciclabile per fasce orarie, consentendo il parcheggio libero dei mezzi privati durante gli orari di apertura delle attività commerciali e precisamente: dalle 9 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 20. Lasciando la possibilità di poter usufruire della pista ciclabile nelle fasce orarie residue e per tutta la giornata della domenica.
Tale regolamentazione consentirebbe, da un lato, il recupero di spazi indispensabili a chi gestisce e frequenta le attività del centro e, dall’altro, l’accessibilità alla pista ciclabile alle biciclette, in orari non strategici per il commercio. Poiché tale soluzione rappresenta un equo compromesso tra opposte esigenze, se ne auspicano l’accoglimento e la realizzazione”.
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