Una collaborazione reciproca per arrivare a una mappatura completa della costa. Sono questi i presupposti dell’intesa raggiunta tra le Capitanerie di Porto del Lazio, fra cui quella di Anzio, coordinata dal tenente di vascello Luca Giotta, e gli operatori subacquei attivi in tutta la regione, fra cui ci sono quelli dei centri diving, dei circoli subacquei e delle associazioni sportive di Anzio e Nettuno presenti all’incontro. In particolare, durante un vertice celebrato in settimana nella Capitaneria di porto di Roma Fiumicino presieduto dal Direttore marittimo del Lazio è stata data concretezza ad un progetto avviato lo scorso anno grazie alla collaborazione fra la Guardia costiera e l’Anci Lazio. “Durante la riunione – hanno fatto sapere dalla Capitaneria – è stato proposto il coinvolgimento degli operatori delle attività subacquee ricreative quali ‘sensori’ dell’autorità marittima sul territorio, per il monitoraggio dello stato di salute dei fondali. Il pregio naturalistico dei fondali marini costieri del Lazio, infatti, è alla base della continua espansione della pratica dell’attività subacquea sportiva. L’obiettivo è quello di coinvolgere i subacquei in una vera e propria ricognizione dei fondali marini costieri sulla base delle relative zone di mare di riferimento per le immersioni, anche al fine dell’individuazione delle reti fantasma”.