Un consiglio comunale all’insegna delle discussioni, al limite dell’insulto quello appena trascorso a Nettuno. Nervi tesi tra maggioranza e opposizione ma anche tra maggioranza e maggioranza e opposizione e opposizione. I consiglieri di opposizione a turno e in diversi modi hanno sottolineato l’impreparazione l’inadeguatezza dei consiglieri di maggioranza rispetto ad alcune questioni amministrative, ma anche in virtù dell’arroganza di voler sosostenerestiene di ‘aver vinto e di poter decidere’, quando poi è necessario (spesso) che sia proprio l’opposizione a dare una mano, compreso tenere il numero legale nelle commissioni (è capitato a Rizzo, ma anche a Mancini e Marchiafava). A dirlo i consiglieri Alicandri e Taurelli, ma anche mancini, pesantissimo con la frase “dovreste vergognarvi di sedere su questi banchi”. Dopo la rissa verbale e la sospensione del consiglio la maggioranza pensa bene di non garantirsi il numero legale quando si arriva a parlare di urbanistica. Assenti Ilaria Bartoli ed Elisa mauro, andata via alle 13 per questioni familiari. va via anche Lucia De Zuani e serve l’opposizione per far passare i punti votati in Commissione. A dare una mano il consigliere Mancini che fa da stampella e per un buon motivo. A quanto pare – scrive sulla sua pagina Fb – ci sono ‘giochetti’ tra parte della maggioranza e pare dell’opposizione che solo per le questioni urbanistiche (votate dal consigliere del Pd in commissione) lascia i banchi dell’assise e poi rientra. “La mia presenza qui ha un valore politico – ha detto mancini in consiglio comunale per spiegare come mai è rimasto in aula – sia chiara una cosa: io qui non faccio da stampella a nessuno, tantomeno alla maggioranza che poche ore fa ha di nuovo violato le regole comportamentali di questa sede. Resto per quelle aspettative disattese dei cittadini di Nettuno che pagano le tasse e magari hanno atteso anni e si aspettano serietà e credibilità che, mi consenta Sindaco, io non vedo tra i banchi della sua maggioranza, perché se ci sono delle defezioni su provvedimenti che attengono al benessere dei cittadini, forse una riflessione va fatta“. E va certamente fatta una riflessione rispetto ad una maggioranza larghissima che non riesce a restare nella stessa sala consiliare il tempo necessario per approvare le proprie scelte.