“Come gruppo siamo molto amareggiati e delusi della notizia apparsa sulla stampa locale sui presunti “litigi” in Lega. Siamo abituati a lavare i panni sporchi in casa, perché la Lega non è un semplice partito, ma una famiglia”. Questa la replica del Gruppo della Lega di Nettuno ad un articolo della nostra testa dal titolo “E’ maretta nella Lega di Nettuno ‘scoppiano’ le coppie elettorali”.
“Scegliere di far parte di questa famiglia impone di rispettare i principi della trasparenza e della legalità sui quali dal primo giorno ci stiamo battendo. Nessuna fantomatica crisi può mettere in dubbio che siamo uniti e rispettosi l’uno dell’altro. Ognuno di noi è la spalla dell’assessore che ha bisogno di sostegno e del consigliere che presenta un progetto, ma in primis siamo rispettosi del Sindaco e della nostra città. Quando siamo stati commissariati, circa due mesi fa, nulla ha impedito al nostro gruppo di continuare a spiccare il volo. A prescindere dal buon o cattivo lavoro del Senatore Rufa, non abbiamo bisogno di nessuno per essere compatti e per lavorare per l’amore della nostra città. Quello che vogliamo dire a chi ha fatto uscire queste notizie false e tendenziose è che il gruppo consiliare Lega è compatto, a prescindere dalle gelosie di chi lo desidera o lo vuole non organizzato, forse per fini propri o forse per invidia. Continueremo a dimostrarlo portando a casa i risultati che il nostro Comune si merita. Quindi ribadiamo il concetto che la Lega va avanti. Non ci faremo certo scoraggiare o intimorire da questi atti di codardia da prima Repubblica. Nettuno ci Lega,ma non alla poltroncina”. Gruppo Lega Nettuno.
Di fatto il gruppo della Lega di Nettuno non smentisce le tensioni interne né le dinamiche tra consiglieri e assessori, ma coglie l’occasione, per mandare un messaggio “a chi fa uscire queste notizie” che non solo non sono false ma sono confermate dai diretti interessati e, al di là del desiderio della Lega di lavare i panni sporchi in casa, sono voce di popolo e di piazza. Le uniche crisi interne ai partiti che non finiscono sui giornali e sulla bocca di tutti sono quelle che non accadono. (eb)