Home Politica Alternativa per Anzio: “Restiamo contrari alla riapertura di piazza Pia”

Alternativa per Anzio: “Restiamo contrari alla riapertura di piazza Pia”

“Dall’incontro pubblico sulla riapertura al traffico di piazza Pia sono emerse diverse cose interessanti. La prima è che, rispetto a quanto detto in Commissione Urbanistica a fine novembre, le carte in tavola sono cambiate: la sperimentazione non riguarderà anche via dei Fabbri e piazza Garibaldi (tratto che era stato aggiunto “a penna” in commissione dall’assessore Mazzi), ma solo piazza Pia dal lato di via XX Settembre e Corso del Popolo. La seconda è che non tutti i commercianti del centro sono favorevoli a questa sperimentazione. Non sono infatti mancate le voci critiche da parte di chi ha un’attività in centro e anche fra i favorevoli c’era chi ha sollevato dei dubbi rilevanti. Tutti comunque si sono detti convinti che bene che vada riaprire il traffico d’inverno sarà solo un palliativo e che i veri problemi sono altri”. Lo scrivono in una nota stampa i delegati di Alternativa per Anzio rappresentati in consiglio comunale dal consigliere Luca Brignone.

“Noi abbiamo fatto due domande ben precise: il costo della sperimentazione vera e propria (esclusi quindi gli interventi che sarebbero stati fatti comunque, tipo i dissuasori a scomparsa) e i criteri di valutazione della sperimentazione, cioè in base a cosa si deciderà il prossimo marzo se l’esperimento è riuscito o è fallito. A nessuna delle due domande l’assessore Mazzi, cui comunque riconosciamo tutta la buona volontà di portare avanti un’assemblea a tratti anche infuocata, ha risposto con altrettanta precisione. Per quanto riguarda i costi infatti, l’assessore ha provato a far passare che si tratterà di un’operazione ‘a costo zero’. Ma non può essere così. Una cosa infatti sono i costi di progettazione, un’altra quelli di realizzazione. Noi abbiamo chiesto informazioni precise sui secondi, che purtroppo non sono arrivate. La domanda sui criteri di valutazione finali invece non ha ricevuto altra risposta che qualche giro di parola. La presentazione ufficiale del progetto non ci ha fatto cambiare idea. Capiamo benissimo le preoccupazioni dei commercianti che vedono le attività chiudere giorno dopo giorno e condividiamo l’angoscia per un centro e una piazza sempre più desolati, come d’altronde succede anche in periferia. Ma pensiamo che fare sperimentazioni poco ragionate non serva e soprattutto pensiamo che le soluzioni, vere ed efficaci, vadano trovate tutti insieme, centro e periferia, commercianti e cittadini, senza mettere gli uni contro gli altri”.