Il pestaggio di un ragazzo straniero ad Anzio non fu a sfondo razziale ma un’aggressione come tante. Al punto da meritare il via libera al patteggiamento. Un caso chiuso con undici mesi di reclusione e con sospensione condizionale della pena. È finito così il processo a L.C., 18enne di Anzio accusato a settembre di aver preso a bastonate in mezzo alla strada, senza alcun motivo, nei pressi della locale stazione ferroviaria, un 24enne nigeriano. Per gli inquirenti e il Tribunale di Velletri, nel corso del pestaggio, compiuto dall’imputato e da un 17enne, che è stato denunciato a piede libero e su cui dovrà pronunciarsi la Procura per i minori di Roma, la vittima non è stata oggetto di insulti tali da poter sostenere l’aggravante della xenofobia. Il 18enne si è trovato così a rispondere soltanto di lesioni aggravate dall’uso delle armi. A settembre, dopo essere stato bloccato dai carabinieri, era stato rimesso subito in libertà, con il solo divieto di avvicinamento alla vittima. Ora, conclusosi il processo con rito direttissimo, l’accoglimento del patteggiamento dopo l’accordo raggiunto tra il pm e il difensore, l’avvocato Gianluca Cesarini. Non trascorrerà neppure un giorno in carcere. Vicenda chiusa. “Non avevo fatto niente a quei ragazzini. Stavo camminando e non avevo neppure rivolto loro la parola. Mai visti prima. Ma loro hanno preso un bastone e hanno iniziato a colpirmi”, aveva dichiarato dopo l’aggressione Buchi Henson, che lavora saltuariamente come cameriere.