Domenica 8 dicembre presso l’Hotel Astura, si è svolta la conferenza politico-programmatica di Patto per Nettuno, lista civica candidata alle ultime comunali nella coalizione di centrosinistra, che si è distinta per essere stata la lista più giovane delle elezioni e la prima lista civica in assoluto in termini di preferenze: portando all’elezione di Antonio Taurelli in consiglio comunale.
La conferenza ha toccato temi innovativi ed ogni proposta è stata accompagnata da uno studio di fattibilità.
Dopo un breve saluto del coordinatore Gianni Cancelli, ha preso la parola Simone Casaldi, che ha messo in luce i valori fondanti di Patto per Nettuno in relazione alle teorie socioeconomiche dell’economista Fabrizio Barca: “Patto per Nettuno – ha detti Casaldi – è un contenitore civico che ospita giovani universitari e professionisti disposti a mettere le proprie competenze e il proprio metodo di studio al servizio della città. In questo modo, le proposte di qualità avranno il sopravvento sul sottosviluppo indotto dalle élite politiche e i signorotti di provincia che detengono potere e consenso a Nettuno”.
È toccato poi a Marina Aimati, che ha posto l’accento sulla gestione scriteriata dei fondi regionali dedicati ai servizi sociali da parte delle varie amministrazioni che si sono assecondate alla guida della città. “È nostro dovere – ha detto la Aimati – sfruttare quei fondi in modo intelligente, dato che l’uso di quei soldi è pregiudiziale alla richiesta di nuovi finanziamenti”.
In seguito è intervenuto Giulio Savazzi, un giovane biochimico che ha lanciato una proposta dirompente, un impianto in grado di trasformare i derivati della plastica in carburante e bitume. “A fronte di una spesa modesta per un’amministrazione comunale – ha spiegato – questo impianto permetterebbe di raggiungere l’autonomia di materie prime per il rifacimento delle strade, nonché di riscaldare gratuitamente tutte le scuole di Nettuno. Inoltre, questo porterebbe inevitabilmente a una riduzione sensibile della Tarsu a carico dei cittadini”.
In seguito ha ripreso la parola Casaldi, per parlare della necessità di costruire una città dello sport sostenibile per tagliare i costi di manutenzione e poter usufruire dei fondi europei destinatati esclusivamente agli impianti che contemplano più attività sportive. “Durante la gestione prefettizia – ha spiegato – il Comune ha affidato a privati intere strutture per canoni irrisori, non ottenendo neanche degli ingressi gratuiti per le fasce più deboli della popolazione. Si pensi al bocciodromo, trasformato in palestra con un cambio di destinazione d’uso e concesso ad un canone di circa 120 euro mensili, il costo di un paio di quote associative”.
Pierpaolo Procopio, executive manager del Cimitero Americano, ha poi parlato del turismo storico-culturale e di quanto poco la città di Nettuno riesca ad intercettare il turismo del Cimitero Americano.
“Parliamo di 300.000 visitatori che, dopo aver reso omaggio ai propri cari, non sono messi nelle condizioni di vivere pienamente la città di Nettuno, dato che non vi è ad oggi una programmazione turistica adeguata e Nettuno non è inserita nella rete del turismo storico-culturale”, ha dichiarato.
In seguito, è intervenuto Antonio Monaco, che ha ribadito più volte la necessità di riagganciare i rapporti con la famiglia Borghese da una parte, per poter usufruire di un’area dal valore naturalistico incredibile, e dall’altra con il Ministero della Difesa, così da restituire alla cittadinanza il territorio di proprietà comunale all’interno del Poligono.
La parola poi è passata a Giorgia Lupi, che ha rilanciato la proposta del Patto di portare a Nettuno la sede di un’università romana: “Una facoltà di biologia marina a Nettuno, significa rilancio della cultura e dell’economia, posti di lavoro e progetti di ricerca, insomma, una rivalutazione a trecentosessanta gradi del territorio”.
In ultimo, è intervenuto il consigliere Antonio Taurelli che ha avanzato tre proposte inedite: un porto a secco ecosostenibile per intercettare l’economia dei diportisti con piccole imbarcazioni che al momento non ormeggiano a Nettuno, dato che la misura minima dei posti barca è di 8 metri; la realizzazione di una “casa della conoscenza” costituita di una biblioteca, di un cinema e di una sala per convegni nell’area del Deposito Cotral a Scacciapensieri. In questo modo si bonificherebbe quella zona e si ripartirebbe concretamente dalle periferie. Il progetto prevede anche di proporre a Cotral un’altra zona nei pressi di Padiglione in modo da collegare lo snodo ferroviario con il trasporto su gomma ed evitare ai pendolari le tante fermate nel Comune di Anzio. Taurelli ha proposto poi la progettazione di un parco cimiteriale che si ispiri al cimitero monumentale americano e che diventi un nuovo polmone per la città.
“Allo stato attuale – ha detto Taurelli – il cimitero di Nettuno ha disponibili solamente 300 nuovi loculi e ha un’autonomia stimata molto ridotta. Un cimitero serve per i defunti, ma forse ancora di più per chi rimane e deve essere ‘vivibile’. La proposta si incentrerebbe su un cimitero ecologico, con inumazioni a terra e tombe di famiglia con struttura superficiale minima. Dovrà prevedere poi una vigilanza costante, un ufficio per informazioni, un ufficio per l’assistenza psicologica nell’elaborazione del lutto da offrire alle associazioni. In questo modo oltre a fornire un servizio migliore, si taglieranno sensibilmente i costi per la sepoltura che attualmente sono insostenibili per molte famiglie.
La conferenza si è chiusa col saluto dei Consiglieri di minoranza presenti in sala, in un clima di sano confronto, tra cui Daniele mancini e Simona Sanetti. Durante l’intervento del consigliere del Pd Roberto Alicandri è stato osservato un minuto di silenzio per Piero Terracina, uno degli ultimi superstiti di Auschwitz.