E’ Massimiliano Galimberti, pluripregiudicato di Nettuno, da tempo malato e in fase terminale la vittima del drammatico incendio di questa notte in via Filippini. L’uomo, 48 anni tossicodipendente da tempo, era noto alle forze dell’ordine per una lunga sequela di reati connessi all’uso di stupefacenti. L’uomo aveva scontato lunghi periodo di carcere ed era. casa proprio per le sue pessime condizioni di salute. Spesso dormiva con la sigaretta accesa e la distrazione questa notte gli è stata fatale. Non era la prima volta che i Vigili del fuoco intervenivano nel palazzo, una volta perché l’uomo aveva tentato di incendiare un appartamento al primo piano, un’altra volta perché la sua coperta aveva preso fuoco, ma in quell’occasione i danni furono minimi. Questa volta non è andata così. Galimberti, che viveva in casa con la madre e il fratello, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe causato l’incendio addormentandosi con la sigaretta accesa. La madre e il fratello sono riusciti a scappare e a mettersi in salvo, per Massimiliano, che aveva anche difficoltà a camminare, non c’è stato nulla da fare. L’appartamento in cui la famiglia viveva (si tratta degli appartamenti comprati dal Comune di Roma per le famiglie in difficoltà economica) è inagibile. Danni evidenti anche al palazzo, evacuato nella notte per permettere le operazioni di spegnimento. Ad indagare sulla dinamica il Commissariato di polizia.