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Violenza sulle donne, l’intervento di Carla Giardiello del Pd di Nettuno

Riceviamo e pubblichiamo

Relativamente alla violenza nei confronti delle donne, a partire dal 2006 lo Stato italiano ha prestato più attenzione alla questione di quanto accadesse negli anni precedenti. Si sono succeduti 3 Piani antiviolenza  e dunque, a livello normativo, molti passi in avanti sono stati fatti. Ma non è ancora sufficiente: sul piano culturale-antropologico c’è ancora tanto da lavorare. Esiste purtroppo una diffusa mentalità sessista che lega le relazioni donna-uomo a pesanti stereotipi di cui talvolta sono vittime le stesse mamme nel momento in cui non crescono i propri figli maschi al rispetto dell’altro sesso.

È anche vero che molte  donne stanno lavorando ad un nuovo percorso femminile, capace di cogliere e valorizzare la loro ricchezza e la loro pluralità. È un nuovo Femminismo, non più autoreferenziale, che ingloba al suo interno le conquiste delle battaglie femministe del passato, ma che intercetta anche le istanze delle giovani e non lascia da parte gli uomini con i quali vogliono creare armonia. È un rinnovamento necessario, è una rivoluzione gentile. Il progresso passa anche attraverso l’abolizione della cultura sessista.

Le donne non si fermeranno alla sola partecipazione dimostrativa del 25 novembre e dell’8 marzo perché avranno il coraggio di intervenire sul cambiamento radicale di una cultura sessista che legittima prepotenze, se non addirittura violenze,  fisiche e psicologiche, a cominciare già dalla correzione dello stesso linguaggio – poiché le parole sono importanti – passando per un’azione culturale-formativa e arrivare finalmente ad una nuova società di donne emancipate, libere di scegliere, fondata sul rispetto e sull’amore nei loro confronti.

Dedicato a tutte le donne vittime di soprusi e violenze sia fisiche che psicologiche.

La segretaria del PD di Nettuno
Carla Giardiello