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Chiusura della commissione speciale, i 5 stelle di Anzio: “Giusto così”

“In merito alla chiusura della commissione speciale rifiuti. Facciamo chiarezza. Le commissioni Speciali ubbidiscono a delle regole fissate dal regolamento delle Commissioni. Vengono create per uno scopo. Un obiettivo. Hanno un inizio ed una fine che viene sancita con una relazione portata in Consiglio comunale”. Lo scrivono in una nota stampa i consiglieri del Movimento 5 stelle di Anzio Rita Pollastrini, Alessio Guain e Mariateresa Russo.
“Questo permette di dare un senso al lavoro svolto. Raccoglierne i frutti ed evidenziare quanto non recepito dall’Amministrazione, ovvero mettere l’Amministrazione di fronte alle responsabilità riguardo il mettere a frutto o meno le indicazioni della Commissione.
Non è possibile trasformare l’oggetto della Commissione Speciale da Impianti a Ambiente o Rifiuti. In primis perché si snatura e svilisce il lavoro svolto per tutt’altro scopo. E poi perché ad Anzio esiste già la commissione Ambiente e Rifiuti. Che è la commissione permanente consiliare, aperta al pubblico, nella quale si vota, i voti sono ufficiali, verbalizzati e si producono atti da votare in Consiglio. Le commissioni permanenti sono già di per sé strumento democratico attraverso cui i rappresentanti dei cittadini lavorano per il bene della città.
Ma se ciò non fosse ritenuto sufficiente c’è sempre e comunque la possibilità da parte di Associazioni, Comitati e liberi cittadini, di richiedere audizione. Audizione che il M5S non avrebbe nessuna difficoltà a richiedere alla commissione Permanente di riferimento a meno che non si avanzino proposte contro il buon senso. Gli strumenti di Democrazia diretta sono strumenti di partecipazione alle istituzioni. E non organismi paralleli non riconosciuti dai regolamenti e dagli statuti. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a quelli che sono gli strumenti ufficiali, democratici e istituzionali della nostra città da sempre.
Ben vengano anche le commissioni speciali. Ne abbiamo appena richiesta una sull’Ospedale. Ma che rispettino le regole. Solo così possono essere davvero strumenti democratici e utili alla città”.