Home Politica Il consigliere Brignone: “L’ufficio Ambiente di Anzio è allo sbando”

Il consigliere Brignone: “L’ufficio Ambiente di Anzio è allo sbando”

Il consigliere Luca Brignone

“Sulla commissione speciale “impianti di trattamento dei rifiuti” credo vada fatta qualche precisazione, perché non è mai bello quando si manifesta una contrapposizione tra istituzioni e associazioni, ma alcuni dettagli vanno spiegati”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale di opposizione ad Anzio Luca Brignone.

“Ho votato a favore dello scioglimento della commissione. Non per un vizio di forma, quanto per il fatto che nel tempo era diventata uno strumento di controllo del dissenso senza portare a niente di concreto. Si doveva andare all’ONU, si doveva andare in Regione col dossier Libralato a chiedere la revisione dell’AIA. Tutte promesse, ma nel frattempo l’unica azione avviata dal comune pare sia stata la negoziazione con la proprietà dell’impianto di via della Spadellata per ottenere lo sconto sulla Tari. Su un punto credo abbia ragione Maranesi: tutti dicono no all’impianto, ma in realtà questa amministrazione lo vuole eccome. Insieme allo scioglimento della commissione poi, si è votato di portare il dossier prodotto un anno fa dai tecnici in consiglio comunale per dare mandato all’esecutivo di dare seguito ai contenuti di quel documento: controlli sulle procedure e richiesta di revisione dell’autorizzazione alla Regione sulla base della presenza della scuola che, come per l’altro impianto, ha rappresentato un fattore ostativo alla realizzazione della biogas. Insomma, portare in consiglio la mozione che a febbraio scorso portammo io la consigliera Giannino e che ci fu bocciata (la maggioranza avrebbe dovuto portare un altro ordine del giorno, ‘più allargato e fatto meglio’, ma così non è stato). Infine, è stato deciso che i membri di UPA saranno auditi in commissione ambiente.

Quest’ultimo punto, come ho detto ieri in commissione, credo sia il più rilevante. La questione centrale nella gestione dei rifiuti a 360° (dalla raccolta all’impiantistica) è appunto la gestione, che fanno gli uffici e nel nostro comune, va detto, l’ufficio ambiente è in balia di se stesso. E’ inutile girarci intorno, fare commissioni in cui si parla di tutto e di niente, votare qualche odg che dà il contentino a qualcuno, se non si prende di petto la questione affrontando il nodo centrale. La politica non gestisce, ma fa il controllo e questo non si sta facendo. Attualmente non abbiamo più un Direttore Esecutivo del Contratto con la Camassa, non sappiamo chi è il dirigente dell’ufficio ambiente dopo che l’architetto Bettoni è passato a Nettuno. Il 14 ottobre con la collega Russo abbiamo protocollato una audizione della ditta Camassa ma a quanto pare non è possibile perché la ditta è commissariata. Il 21 ottobre ho fatto richiesta di accesso agli atti per avere la documentazione relativa agli aspetti gestionali, ma ad oggi non ho ancor ricevuto risposta. L’unico regolamento redatto e approvato dalla commissione, quello sul compostaggio domestico, l’alternativa alle biogas tanto per capirci, non è stato ancora attuato. Ho chiesta all’assessore Fontana di ragionare con la città per la redazione del nuovo capitolato di appalto per il servizio dei rifiuti, mi è stato risposto che è stato dato l’incarico al consorzio del Triveneto e ci pensano loro. Non è affar nostro. Ad oggi la situazione dell’ufficio Ambiente è drammatica e come consiglieri non siamo nelle condizioni di poter svolgere neanche minimamente il nostro ruolo. Questo è il terreno su cui le associazioni e i cittadini devono mobilitarsi e fare pressione e sono fiducioso del fatto che il loro ingresso nella commissione ambiente sia utile in questa direzione”.