Uniti Per l’Ambiente ha passato il segno: ha proposto di parlare di ambiente in consiglio comunale. Nella riunione della Commissione Speciale fissata per questa mattina alle 11,30 erano presenti diversi cittadini in maglietta gialla ed il tavolo delle riunioni pieno di rappresentanti della politica di Anzio chiamati a discutere una richiesta di discussione in Consiglio di alcune problematiche ambientali importanti, come la questione della Centrale biogas della Spadellata da portare all’attenzione della Regione, per grave anomalia riferita alle distanze di sicurezza; la pessima gestione nella gestione della raccolta dei rifiuti; la carente organizzazione nell’ambito della materia ambientale che si traduce in danno per i cittadini. Durante la riunione è emerso che per la maggioranza la Commissione Speciale non ha più ragione di esistere in quanto essa ha fornito la sua relazione al Sindaco (si tratta del dossier Libralato) ed è al Sindaco che bisogna rivolgersi, mentre le argomentazioni relative ai rifiuti ed al mancato pagamento della TARI da parte di oltre il 50% dei cittadini, vanno discusse nell’apposita Commissione Ambiente. Il Consigliere Maranesi ha fatto presente che “se dipendesse da me ne farei altre di centrali Biogas”. Alla domanda se si riferisse anche quella che infrange le regole sulla sicurezza, il Consigliere non ha fatto distinzioni e questo ha fatto arrabbiare alcuni abitanti della Sacida che erano intervenuti alla riunione. E’ stato inutile ribadire che non si stava parlando della tecnologia biogas ma del pericolo di un impianto posto in un luogo sbagliato. Dialogo fra sordi. Una proposta formulata in modo genuino secondo lo spirito della democrazia partecipata è stata rigettata e i Commissari si sono apprestati a votare una mozione di chiusura della Commissione. “Ma i cittadini non sono d’accordo a soggiacere all’arroganza di persone che, fatta qualche eccezione, non sono capaci di recepire istanze giuste e plausibili e di dibattere davanti ai cittadini problemi dagli stessi proposti. Si è negato un dibattito aperto ai cittadini su argomenti e sui problemi che gli stessi vivono sulla loro pelle”. Lo scrive Sergio Franchi in una nota stampa a nome del Comitato Uniti per l’Ambiente.