“La logica al mio incarico – finalizzato all’elaborazione di strategie di sviluppo per la città di Nettuno – risiede nella volontà di mettere le competenze maturate durante il mio percorso di vita (formativo e lavorativo) a disposizione della città. Quindi no, non sono l’Isaia biblico. Sono piuttosto un cittadino come tanti che, scevro da qualsiasi tornaconto personale, si è lasciato guidare da senso e dovere civico. Quello che poi da sempre contraddistingue me e la mia famiglia. Lecito chiedere, grande caduta di stile ironizzare e beffeggiare senza perseguire nessun obiettivo che abbia a che fare concretamente con il bene di Nettuno”.