All’evento culturale, moderato dal Dirigente del Comune di Anzio, Angela Santaniello, interverranno Eugenio Lanzillotta dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Elena Calandra della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Elena Ghisellini dell’Università degli Studi di Roma Tor Vegata, Gemma Carafa Jacobini Archeologo SABAP-RM-MET e l’autore del libro, Giuseppina Alessandra Cellini. “Ringraziamo la Soprintendenza Archeologica e la dott.ssa Eichberg, – afferma il Sindaco, Candido De Angelis – per la costante presenza sul nostro territorio e per la positiva collaborazione finalizzata alla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e della gloriosa storia di Anzio”. “Nel territorio dell’antica Antium – riporta la pubblicazione <L’Arredo Scultoreo delle Ville di Antium> – sono venuti alla luce esemplari scultorei di notevole pregio di cui era scarsamente noto il contesto archeologico di riferimento e che non erano stati finora raccolti in un corpus. Viene qui presentato un catalogo degli esemplari attualmente conservati in raccolte pubbliche o private in Italia e all’estero, di quelli dispersi sul mercato antiquario, dei pochissimi ancora in loco e di quelli attribuiti al territorio senza argomentazioni fondate. Il compito non è stato facile perché si è verificata una dispersione capillare delle sculture, talvolta attraverso percorsi non autorizzati e trasparenti e perciò difficili da ricostruire. Sono state utilizzate varie tipologie di fonti: storico-letterarie, epigrafiche, antiquarie, archivistiche, grafiche e inoltre cataloghi di musei e di case d’asta. Da una collazione tra le varie fonti è emerso che non tutti i materiali scultorei provengono dalla Villa Imperiale, come si suppone di solito, ma anche da altri contesti, e cioè dalle numerose ville presenti nel territorio, e, in qualche caso, da aree pubbliche, che si auspica vengano in futuro esplorate”.