“È tutto chiaro delle due mosche fastidiose dell’opposizione consiliare di Nettuno Progetto Comune è necessario sbarazzarsene in ogni modo”. Lo scrivono sulla pagina Fb di Nettuno Progetto Comune i simpatizzanti della lista che ha portato all’elezione dei consiglieri comunali Daniele Mancini e Simona Sanetti.
“Avremmo dovuto percepirlo già dal primo consiglio comunale, quello delle 10 incompatibilità nelle file della maggioranza – aggiungono – poi le accuse di maschilismo e l’arroganza usati dalle donne della Lega per aver chiesto il rispetto del Regolamento del Consiglio. Per concludere, come ciliegia sulla torta, gli insulti ad personam dell’assessore ai servizi sociali Noce: Mancini e Sanetti sono ‘sleali, scorretti e arroganti’. Anche se la strategia è apparsa in tutta la sua virulenza con il post sessista, bullizzante e inqualificabile dell’orgogliosamente consigliere oggi leghista, che si firma Presidente della Commissione Consiliare Antonello Mazza, ha identificato la capacità di una donna con le calze, confondendo ruolo con persona e l’istituzione con l’esterno del bar dello sport, ha attaccato una rappresentante dei cittadini nelle Istituzioni.
Abbiamo assistito ad attacchi vili, falsi che hanno tolto più dignità a chi li ha usati; oggetto degli strali sono state le loro qualità personali, morali e etiche, addirittura il loro abbigliamento. Nessuna critica sul merito politico, nessuna dialettica o quantomeno confronto sui temi e i contenuti amministrativi sollevati nella discussione politica.
Non c’è critica politica in questi atti e lo sanno tutti molto bene, lo sa benissimo chi tace e non prende posizione di sorta, ad iniziare dal Sindaco Coppola che si è sempre professato garante del rispetto delle persone e della libertà di espressione delle opposizioni; lo sa benissimo il Presidente del Consiglio Giuseppe Barraco di FdI che ha una donna come leader e che dovrebbe vigilare sui requisiti etici e morali dei componenti dell’assemblea che presiede come impone la sua funzione e il suo ruolo di garanzia; lo sa benissimo la capogruppo della Lega Consigliera Lorenza Alessandrini, o Forza Italia che in un incredibile comunicato afferma addirittura che quanto scritto e pubblicato dal Mazza è “impossibile” e va compreso per quanto può valere.
Pensavamo che le reazioni umane fossero diverse, ma ci sbagliavamo, confidavamo in troppa onestà intellettuale e cosciente coerenza. Meglio il silenzio, che insieme al passar del tempo, smorza e cancella tutto. Non è così per tutti noi e non lo è per Nettuno Progetto Comune rappresentati dai nostri eletti.
Il silenzio, questo silenzio istituzionale è assenso, giustificazione se non condivisone. Si è complici quando non si prende una netta posizione di contrarietà e si fa passare per normale ciò che non lo è e non può esserlo. Quelle offese personali sono una vergogna per le Istituzioni e per la Città di Nettuno. Sono la vergogna di chi le usa come arma politica contro chi è scomodo e capace, chi è di intralcio a chissà cosa o chi.
La vergogna di questa maggioranza colpisce chi dà fastidio, le due mosche “tse tse”, quelle che hanno avuto sempre la ragione degli eventi e hanno predetto in consiglio ciò che poi è avvenuto con i soldi pubblici, con gli incarichi tecnici e professionali, con il censimento del cimitero, con il “caso” dis-servizi sociali. Due mosche dell’opposizione che danno molto fastidio e fanno paura al sistema, al Palazzo, alla politica locale e al sottobosco che vive della sua benevolenza. Si, sono il nulla quelle due mosche di fronte i partiti nazionali, al cospetto dei signori politici esperti e con tanta capacità che governano la città, ma spesso sono attratte da ciò che puzza, come in natura, scoprono e avvertono che c’è… Meglio eliminarle a tutti i costi, meglio schiacciarle con vigliacchi attacchi alla loro vita di esseri umani rispettati e rispettabili, e per non far sembrare l’abbattimento troppo violento non si usa il flit ma la carta moschicida, silente, appesa mezza arrotolata all’ingresso di quel bar dello sport da cui partono i disgustosi apprezzamenti sulle calze di una donna”.
La nota, che sembra chiedere un intervento diretto del Sindaco, non considera altre voci che in realtà si sono levate anche con forza in difesa della Sanetti e per stigmatizzare il comportamento del consigliere Mazza. In particolare i consiglieri di opposizione con una nota congiunta, la Lega stessa e il Pd, oltre alcuni consigliere Ranucci singolarmente, hanno espresso non solo solidarietà all’amica Simona Sanetti ma preso una dura posizione sui toni del consigliere Mazza.