“Sconcertante è sicuramente la definizione che meglio si sposa alla vicenda sollevata dalla stampa sull’onda della contestazione mossa dall’opposizione consiliare”. Lo scrivono i consiglieri della Lega di Nettuno in riferimento alla polemica sul Campo della Memoria.
“Sconcertante – aggiungono – come una tradizione religiosa italiana venga piegata alle bieche intenzioni della minoranza per farne il proprio baluardo politico e ancor più sconcertante è la risposta di alcuni giornalisti che prestano il fianco a queste tristi situazioni, incrementando l’astio e la distanza tra i partiti.
Nessuno, ha mai pensato di strumentalizzare la commemorazione dei defunti per lanciare messaggi politici e non accettiamo che ogni gesto si traduca nell’ennesimo caso di esaltazione al fascismo da parte di questa amministrazione.
È impensabile e becero che tutto venga sempre letto, tradotto e distorto in questa chiave ma, forse, è l’unica che rimane loro per infangare gli altri agli occhi dei cittadini, consapevoli del benestare di quella corrente di editorialisti che forse poco sanno del rispetto dei principi di libertà ed indipendenza della stampa fondamentali in un paese democratico.
Il “..possiamo consentire che nel giorno dei morti l’amministrazione omaggi tutti..” vuol dire essere loro stessi, per primi, i fautori ed i promotori dell’esistenza di una priorità tra i defunti che tutto è tranne che sinonimo di pacificazione. Priorità, la loro, questa sì tanto grande dal permettersi di costruire “un caso” sul nulla distorcendo la realtà per i soli propri interessi di “creare il caso”.
L’idea stessa che si continui a parlare di “.. chi fu, fortunatamente per tutti, sconfitto..” nel giorno del ricordo di quanti hanno lasciato questa terra, significa non esser in grado di comprendere quel sentimento cristiano di uguaglianza che proprio in questo giorno trova il suo massimo esempio e strumentalizzare la vicenda per questioni politiche è oltremodo sacrilego.
La ricorrenza del 2 novembre è, e rimane, una ricorrenza apartitica dove neanche lontanamente si può parlare di priorità nella scelta di chi ricordare o di violazioni in tal senso e già il fatto che sia stato prodotto ed avallato un pensiero del genere è sinonimo della pochezza degli animi che lo presiedono.
Ogni uomo è soggetto ad un duplice giudizio, uno terrestre ed uno Divino e sono sicuro che ogni estinto, prima del passaggio, ha risposto delle proprie azioni in terra. Altro giudizio non è a noi concesso”.