Apprendiamo con stupore e amarezza che la celebrazione per la commemorazione dei defunti non include nel programma istituzionale una visita dedicata al Cimitero Americano di Nettuno, dove riposano 7861 soldati che, con il loro sacrificio, hanno permesso la nascita di una Repubblica fondata su valori di libertà e pace. Tale assenza è grave e preoccupante dal momento che si è scelto di dedicare una tappa ufficiale al Campo della Memoria, cimitero militare in cui riposano quanti scelsero di stare con il fascismo e con l’invasore tedesco. Siamo convinti che siano ampiamente maturati i tempi della pacificazione, ma pacificazione non può voler dire parificazione storica o rimozione. Per quanto la nostra idea politica sia profondamente incompatibile con le idee razziali che scelsero i repubblichini, riteniamo che il giorno dei defunti, sia il giorno di tutti i defunti e che il rispetto (non l’onore!) vada tributato indipendentemente dal giudizio sulla vita, poiché il culto dei morti è un principio di civiltà. Ma non possiamo accettare che nelle celebrazioni ufficiali si estromettano quei giovani uccisi in ragione di ideali di pace e democrazia per lasciare spazio ad altri che scelsero la strada sbagliata. Possiamo consentire che nel giorno dei morti (e non il 22 gennaio e il 2 giugno) l’Amministrazione omaggi tutti, ma non che vengano capovolte le coordinate della storia o che si dia priorità a chi fu, fortunatamente per tutti, sconfitto. Non sappiamo se si tratti dell’ennesima distrazione di un’Amministrazione superficiale e ripetente in Storia, o se invece ci sia dentro questo programma una ratio, anzi una deriva, di stampo nostalgico. È notizia di questi giorni che il Senato non ha approvato all’unanimità una commissione contro l’antisemitismo voluta dalla Senatrice Liliana Segre superstite dell’Olocausto. In Senato Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono astenuti dinnanzi a un appello etico contro le discriminazioni. Quegli stessi partiti oggi, amministrando Nettuno, si dimenticano di andare al Cimitero Americano. È un segnale allarmante.
Con la presente facciamo un appello pubblico al Sindaco. Vada al Cimitero Americano con la fascia tricolore e porti ai quei giovani il saluto di Nettuno, città fregiata con la medaglia d’oro per il ruolo che ebbe nei giorni della Resistenza.
Antonio Taurelli
Marco Federici
Waldemaro Marchiafava
Roberto Alicandri