Era una situazione drammatica quella in cui da tempo viveva l’avvocato Giuseppe Cardoselli di Anzio, assassinato l’altra sera nel suo studio dalla ex compagna rumena Mioara Bascoveanu. I due, dopo una relazione iniziata circa 10 anni fa e la nascita di due bambine, si erano separati per le liti frequentissime e per una diversa visione sull’educazione delle bambine. Anche l’affidamento delle piccole era diventato motivo di contesa e nel tempo gli episodi tra i due si sono inaspriti all’inverosimile. Insulti, aggressioni, stalking, denunce. L’ultima appena due settimane prima della violenta aggressione sfociata nell’omicidio. La donna si è recata nello studio con le due bambine in macchina, in mano un coltello di 20 cm. Ha colpito l’ex compagno diverse volte ma è stato il fendente al collo a risultare fatale. La donna è stata arrestata dai carabinieri con ancora il coltello in mano, in stato di choc. Le bambine sono state affidate agli zii paterni in attesa che il Tribunale dei minori decida sul loro futuro. La madre è stata portata nel carcere di Rebibbia. Per lei l’accusa è omicidio volontario e rischia anche di perdere la patri potestà sulle minori che ha lasciato orfane di padre e senza alcun sostegno economico. Oggi a piangere l’uomo sono i familiari, la ex moglie, il primo figlio, i parenti tutti e i colleghi. Giuseppe Cardoselli, dicono tutti, era un uomo buono e non meritava di essere trascinato in questo incubo.
Daniele Reguiz