Home Politica L’assessore Noce replica a Mancini e Sanetti: “Non fanno il bene di...

L’assessore Noce replica a Mancini e Sanetti: “Non fanno il bene di Nettuno”

L'assessore Maddalena Noce

L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Nettuno Maddalena Noce entra nel merito delle questioni contestate in un duro comunicato stampa dai consiglieri di opposizione Simona Sanetti e Daniele Mancini e non solo smentisce le accuse dei tagli ai servizi ma punta il dito contro l’ex assessore ai Servizi sociali.
“Quelle dei consiglieri di Nettuno Progetto Comune sono una sequela di inesattezze condite con gratuiti insulti sull’operato mio, della Giunta e del Sindaco Alessandro Coppola, che stonano, e non poco, con lo spirito di collaborazione che questa Amministrazione ha cercato di instaurare con il Consiglio Comunale tutto, compreso gli esponenti della minoranza. Noto, invece, come si vogliano usare scientemente le informazioni in possesso dei Consiglieri Daniele Mancini e Simona Sanetti per distorcerle, tramutandole in un’arma politica. Una pratica che non mi vede concorde e alla quale preferisco rispondere con i fatti.
Abbiamo portato in approvazione in Commissione congiunta Anzio – Nettuno la convenzione che prevedeva il Comune di Nettuno capofila per cinque anni. A seguito dell’astensione anche del consigliere Simona Sanetti che è membro di quella commissione, il Comune di Anzio ha raggiunto il numero necessario per votare la riduzione della convenzione da 5 a 3 anni. Questo atteggiamento è sicuramente contrario al bene di Nettuno e chi ha dimostrato sudditanza verso il Comune di Anzio non sono stati certo gli esponenti della maggioranza. Se la consigliera Sanetti che oggi firma un comunicato dai toni aspri e offensivi, avesse messo in campo lo stesso ardore in commissione e avesse votato con la maggioranza, forse ora il Comune di Nettuno porterebbe in Consiglio Comunale un accordo che lo avrebbe visto capofila per 5 anni e non solo per 3. Quel che è fatto è fatto e porteremo in assise questo documento che sarà votato il prima possibile e quell’accordo sancirà senza possibilità di cambiamenti che Nettuno sarà il Comune capofila per i prossimi tre anni. Questo comunicato firmato da Nettuno Progetto Comune dimostra quanto taluni non tengano al buon nome di Nettuno e abbiano come solo intento quello di screditare un lavoro complesso fin qui portato a termine con il massimo impegno da parte dei dirigenti e dei dipendenti. Oggi sento parlare di una nostra sudditanza nei confronti del Comune di Anzio, quando chi con i suoi atteggiamenti e le sue astensioni ha favorito tutte le tesi e le modifiche proposte da un Ente diverso da quello che rappresenta in Consiglio Comunale. Voglio precisare che il Comune di Nettuno già dal primo giorno del mio assessorato si è attivato per sollecitare il Comune di Albano a trasferire il budget di 130mila euro per l’apertura del centro diurno dell’Alzheimer che sarebbe dovuto essere interamente finanziato con fondi regionali. Abbiamo altresì sollecitato i vertici dell’Azienda Sanitaria per adeguare i locali individuati per ospitare il centro. Alla riunione di sovrambito ad Albano per la programmazione dei servizi da attivare a favore di persone con patologia Alzheimer, la Asl ha apertamente confermato che i locali sono a disposizione e che la Asl avrebbe garantito anche i servizi delle utenze e di pulizia di detti locali. Il Comune di Albano, che è capofila per quel che riguarda i servizi all’Alzheimer, ha comunicato che non sono stati assegnati ancora dalla Regione i fondi per la prosecuzione dei servizi e che rispetto alla programmazione del Centro diurno del nostro distretto Anzio e Nettuno non vi era il budget sufficiente. Dopo un ampio dibattito e dopo diverse mie sollecitazioni in quella stessa sede è emerso che l’unica disponibilità residuale risultava la somma di 44mila euro e che ci saremmo aggiornati a dicembre per alcune verifiche che il sovrambito doveva effettuare. Durante il comitato istituzionale Anzio – Nettuno – Asl per l’approvazione della programmazione 2020, il Comune di Nettuno, con un lavoro di eccellenza, ha portato in approvazione l’elenco completo di tutti i servizi essenziali di assistenza, ivi compresa l’assistenza domiciliare, confermando lo storico già avviato senza alcuna modifica. Il Comune di Anzio ha richiesto di utilizzare 50mila euro destinati al servizio di assistenza domiciliare per coofinaziare l’apertura del centro diurno dell’Alzheimer nel distretto di Anzio e Nettuno. Essendo imminente la gara per l’assistenza domiciliare, che scade il 1 dicembre, con il rischio di lasciare 80 utenti senza servizio, abbiamo deciso di accettare la proposta, ma imponendo una clausola di salvaguardia che prevede in caso di mancata attivazione del centro diurno dell’Alzheimer entro dicembre di utilizzare l’importo stornato, nuovamente per l’assistenza domiciliare. In ogni caso l’ intenzione di questa Amministrazione non è quella di ridurre i servizi, ma di mantenerli e ampliarli attraverso una programmazione e una razionalizzazione degli stessi, ricorrendo, eventualmente, anche la compartecipazione dei due Comuni. Il Comune di Nettuno ha, nel frattempo, predisposto tutti gli atti di gara per garantire il proseguimento di tutti i servizi essenziali di assistenza. A titolo esemplificativo, non esaustivo i servizi a cui faccio riferimento sono: Assistenza domiciliare anziani disabili, centro diurno disabili, assistenza domiciliare educativa, promozione sull’affido e sostegno alla genitorialità, P.O.N. inclusione, F.A.M.I.. tossicodipendenza e gioco d’azzardo patologico.
Per quello che riguarda il personale, questa Amministrazione ha fatto tutto quello che era in suo potere, in rispetto dei vincoli di legge e di bilancio, per potenziare il settore dei servizi sociali e non mancheremo nel proseguo del nostro mandato di potenziarlo ancora di più. Faccio presente che questa maggioranza ha sempre lasciato le porte aperte per i confronti franchi e leali con l’opposizione e i cittadini tutti, al contrario dell’amministrazione politica che ci ha proceduto che aveva l’usanza di chiudersi nelle stanze del palazzo. In queste parole dei consiglieri Mancini e Sanetti non vedo né franchezza e né lealtà, soltanto una strumentalizzazione politica”.