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Mancini e Sanetti contro l’assessore ai Servizi sociali: “Tagli a tutti i servizi”

I consiglieri Mancini e Sanetti
“L’amministrazione nettunese di centro destra sceglie, inspiegabilmente, di abbandonare lavoratori e fasce più deboli. Il disastro di questa giunta si compie, nuovamente, anche in un settore che non può e non deve rispondere a logiche politiche”. Lo scrivono in una nota stampa i delegati di Nettuno progetto comune in consiglio comunale, Daniele Mancini e Simona Sanetti. 
“Dopo anni di grande lavoro nel settore dei servizi sociali, oggi fiore all’occhiello della nostra comunità, Nettuno rischia di perdere il capofilato dei piani di zona, ritornando nell’anonimato e nella sudditanza rispetto ad altre amministrazioni per la gestione dei progetti e dei fondi regionali dedicati, parliamo di milioni di euro.
Delle due l’una: incapacità dell’assessorato o scelta politica volta a sacrificare le esigenze primarie e fondamentali dei cittadini più bisognosi sull’altare dei giochi politici.
L’assessore dimentica di portare in consiglio, per ben tre volte, l’accordo sottoscritto più di un mese fa, con Anzio che prevede il Comune di Nettuno capofila per l’assistenza socio-sanitaria.
Ora Anzio cambia improvvisamente ed inspiegabilmente idea rivendicandone la gestione e inviando dirigenti, non solo per il sociale, a commissariare la giunta nettunese manifestamente incapace di agire.
Mentre la politica locale cerca i suoi equilibri, fatti soli di interessi particolari, il comitato di sovrambito di Albano comunica che non ci sono più i fondi che erano stati destinati, per nostra volontà e capacità, alla realizzazione del Centro Diurno Alzheimer.
Era stata una vittoria di Nettuno. A questo punto l’assessore Noce cosa fa?! Accetta la decisione di Albano e decide con Anzio di cofinanziare il progetto del centro a Villa Albani (Anzio), distogliendo così fondi destinati al servizio di assistenza domiciliare anziani e disabili. Inoltre, non si pianifica e non si programmano assunzioni nel settore dei servizi sociali, al contrario del personale a staff. La macelleria sociale è compiuta: meno assistenza, meno servizi alle persone e alle famiglie, taglio dei posti di lavoro e del monte ore destinate al servizio. Siamo vicini ai lavoratori e ai nettunesi. Chiediamo una immediato intervento pubblico del Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, nettuense doc, che in consiglio si è dichiarato garante delle azioni dei suoi assessori. Ricordiamo al Sindaco che questo è il risultato della spartizione partitica delle poltrone, che certo a Nettuno non ha tenuto conto di competenze e professionalità. Sono quattro mesi che i cittadini ne pagano le conseguenze, nel silenzio assoluto di una città, che rispetto a qualche tempo fa, oggi sembra totalmente anestetizzata. Noi ci siamo e continueremo a difendere e tutelare i cittadini di Nettuno”.