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Conferenza stampa dell’ex Assessore Ranucci: “Ecco perché me ne vado”

In una conferenza stampa questo pomeriggio l’ex assessore ai lavori pubblici della giunta di Anzio Giuseppe Ranucci ha voluto spiegare le ragioni delle su dimissioni, presentate ieri all’improvviso, tra l’altro dopo l’annuncio di una serie di lavori nelle strade di Anzio che testimoniano l’operatività dell’assessorato, certamente tra i più attivi.

“Non mi sono sentito tutelato dall’Amministrazione e dal Sindaco  – ha detto Ranucci – dopo aver aperto le porte all’Udc, scelta che non ho condiviso dal primo minuto, visto che oggi nel partito non ci sono le persone che si sono schierate con noi durante la campagna elettorale, ma due candidati a Sindaco perdenti che hanno lottato contro questa Amministrazione, dicendocene contro di tutti i colori. Mi riferisco alla Cafà in particolare e a Palomba che oggi invece premono per stare in maggioranza, chiedendo spazi che non si sono guadagnati sul campo. Tra l’altro almeno la decenza del silenzio, invece personaggi come Amato Toti, anche lui passato all’Udc, vogliono stare in maggioranza ma si permettono atteggiamenti critici sui social contro gli assessori e in particolare contro di me, critiche che muovono anche nelle riunioni di maggioranza, soprattutto in assenza degli interessati. A mio avviso passando in maggioranza entrambi hanno tradito il loro elettorato, visto che avevano presentato programmi alternativi a quello del centrodestra. Sono certo che l’Amministrazione potrà andare avanti benissimo anche senza di me. Io ho dato molto nel mio ruolo, ho fatto orari incredibili con l’aiuto dell’Ufficio e dei ragazzi che lo compongono, che ringrazio di cuore per il grande impegno. Insieme siamo stati molto operativi, in una città che ha tanti problemi da risolvere ci siamo impegnati di un impegno che non vedo in tutti gli altri assessorati. Poi c’è chi va sui social a diffamare e il Sindaco non dice nulla. Me ne vado – ha concluso – perché non è accettabile l’atteggiamento di certe persone che non si devono dimenticare che le elezioni le hanno perse. Visto che non c’è più la fiducia della maggioranza, che non spende una parola per tutelare il lavoro svolto faccio prima ad andare via. Resto amareggiato che anche in consiglio nessuno abbia detto nulla su questa situazione. Bastava una telefonata e fare una riunione di maggioranza, per mettere sul tavolo la questione, ma non è stato fatto”.