Una commissione trasparenza ai cui punti all’Ordine del giorno, a detta del Segretario comunale, non erano pertinenti rispetto alla commissione stessa. Questo il problema sollevato oggi, a lavori già iniziati, al presidente Antonio Taurelli, esponente dell’opposizione consiliare, che per la prima convocazione del gruppo di commissari aveva fatto le cose in grande.
All’ordine del giorno, infatti, la proposta di deliberazione di modifica del regolamento delle commissioni permanenti in tema di trasparenza, poi la proposta di modifica del regolamento del consiglio comunale in materia di interrogazioni a risposta scritta, e ancora l’audizione del Segretario generale e del Dirigente dell’Area economica per quello che riguarda la mancata adozione dei Peg e del piano delle performance e, infine, l’audizione dell’avvocato Novara, del dirigente di settore e del Sindaco sulla questione dell’appalto rifiuti.
Nessuna di queste cose era centrata sulla ‘trasparenza’ che deve invece occuparsi in via esclusiva della “pubblicità degli atti” della possibilità dei cittadini di consultare il lavoro dell’Amministrazione e non ha alcun ruolo di inchiesta né di proposta. Il Sindaco Coppola, anche lui oggi chiamato in audizione, preso atto anche del malumore dei dipendenti per le convocazioni inquisitorie, ha chiamato i consiglieri comunali tutti per fare presente che con i punti in discussione si era varcato il confine di specifiche competenze. Una posizione avallata dal Segretario comunale che ha inviato i consiglieri comunali a meglio definire i regolamenti e gli spazi di manovra delle commissioni per evitare spiacevoli disguidi.
Lo stop ai lavori non è piaciuto al presidente della Commissione Antonio Taurelli che ha vissuto la situazione come un sopruso della maggioranza rivendica il diritto di controllare le scelte della giunta. “Anche alcuni consiglieri di maggioranza – ci spiega – erano d’accordo ad esempio a pubblicare i verbali delle commissioni per metterli a disposizione dei cittadini, è vero che non abbiamo potere propositivo ma in questo modo si spoglia la commissione di ogni funzione pratica”. Sta di fatto che lo spazio di manovra è ben delineato e, se lo si vuole cambiare, lo si deve fare mettendo mano al regolamento, in apposita commissione.