È Gianluca Ius, un amico, l’ultima persona ad aver visto vivo Fabrizio Piscitelli, meglio noto come Diabolik, prima che un killer gli sparasse al parco degli Acquedotti a Roma. Prima di recarsi all’appuntamento con il suo assassino, che resta ancora ignoto, Piscitelli è andato da Ius per fare due chiacchiere. “Fabrizio venne a trovarmi intorno alle 17,30 – ha raccontato Ius alla stampa – era in compagnia del suo autista cubano. Mi diceva che non vedeva l’ora di andare in vacanza, al mare. Fabrizio stringeva il telefonino non mi pare abbia ricevuto chiamate ma si stava scambiando dei messaggi con qualcuno. Ad un certo punto ha detto al cubano: Dai andiamo a sto appuntamento così poi partiamo per Anzio. In serata, infatti, doveva raggiungere dei nostri amici ormeggiati in porto per festeggiare un compleanno, in barca, direzione Ponza. Io gli dissi che non sarei andato perché dovevo lavorare. E lui mi prese in giro: Lavori troppo. Eravamo rimasti che ci saremmo rivisti venerdì o sabato”. Invece la stessa sera l’omicidio.