Home Politica Anzio e Nettuno in difesa dell’Ospedale, Mostarda solo contro tutti

Anzio e Nettuno in difesa dell’Ospedale, Mostarda solo contro tutti

Le città di Anzio e Nettuno insieme, unite, in difesa dell’Ospedale Riuniti. Questo è il messaggio lanciato dal consiglio comunale congiunto andato in scena oggi a Villa Sarsina e che ha visto anche la presenza del direttore generale della Asl Roma 6. Presente anche il senatore Saccone dell’Udc che ha presentato una interrogazione parlamentare dopo la notizia della possibile chiusura dei reparti di pediatria e ostetricia ad Anzio. In aula anche i consiglieri regionali Laura Corrotti e Antonello Aurigemma che hanno partecipato attivamente con degli interventi, e si sono visti anche i consiglieri Ghera e Righini. Pesante, invece, l’assenza di rappresentanti della maggioranza in Regione che non si sono fatti vedere con il solo Direttore della Asl Narciso Mostarda a cercare di dare risposte ai dubbi e alle paure dei consiglieri comunali di Anzio e Nettuno in rappresentanza di oltre 100mila abitanti.

Ad aprire la lunga serie di interventi il Sindaco di Anzio Candido De Angelis.

“Saluto i consigli comunali di Anzio e Nettuno – ha detto – un rapporto che, al di là della fratellanza, deve vederci sempre uniti in maniera sinergica per le questioni comuni. Viviamo gli stessi problemi, come in questo caso, e auspico una collaborazione virtuosa anche in altri settori. Il problema di Pediatria è l’apice di una serie di problematiche della struttura. Ginecologia fino al 2012 era una eccellenza ed eravamo il terzo ospedale della Regione con circa 900 parti l’anno. Oggi quel reparto è degradato e siamo arrivati a 300 parti. Questo togliere servizi continuo può portare a toglierci anche il Dea di primo livello e portare a un ulteriore peggioramento dello Ospedale che serve un bacino di 120mila persone e raccogliere in utenza potenziale di 200mila persone. Il sindaco di Nettuno Sandro Coppola ricordava che il nostro deve essere ospedale del litorale e noi ci ritroviamo una Asl sempre più “Albano centrica” e noi siamo stati sempre ai confini dell’Impero. Registriamo dal personale medico una continua lamentale di carenza di mezzi. Viviamo in emergenza e lo abbiamo detto anche con Coppola nella conferenza Sanità in regione Lazio. Siamo arrivati a punto di non ritorno”.

“Siamo fratelli – le parole del Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola – soprattutto nella soluzione dei problemi come quello che affrontiamo oggi. Mi faccio portavoce del consiglio di Nettuno con la lettura di un documento condiviso. Il senso di questo consiglio comunale unito è che le due città vogliono dare un segno. Noi sindaci incalzeremo il dottor Mostarda per la risoluzione dei problemi e vogliamo dire attraverso il dottor Mostarda anche a chi sopra di lui che non molleremo mai per garantire l’efficienza della nostra struttura ospedaliera”. Il Sindaco ci ha tenuto a sottolineare che la sede di Anzio è stata concordata per comodità non certo per una sudditanza del comune di Nettuno. A seguire Coppola ha letto il documento congiunto redatto dal consiglio comunale di Nettuno e condiviso dai consiglieri di Anzio in cui vengono esposte tutte le criticità a cui Regione Asl saranno chiamati a dare rassicurazioni e chiarimenti. Un documento alla base dell’ordine del giorno che sarà inviato alla presidenza della Regione Lazio, all’assessorato alla Sanità e alla direzione sanitaria regionale. Poi una sequela lunghissima di interventi che hanno preso di mira la gestione del dottor Mostarda, pessima è evidente, visto lo stato attuale dei fatti con una struttura continuamente depotenziata, senza macchinari idonei, carente da un punto di vista strutturale e di cui si dice: non ci sono i numeri per i parti in un reparto in cui persino l’epidurale è un lusso. Imbarazzante per la Regione Lazio, per la Asl e anche per chi qui ad Anzio e Nettuno ha permesso che si arrivasse a questo punto.