Home Cultura e Spettacolo Memorie Nettunesi, la Mostra fotografica approda al Borgo Medievale

Memorie Nettunesi, la Mostra fotografica approda al Borgo Medievale

La Scuola San Giovanni ospita una delle sei tappe delle arti figurative e mostra fotografica itinerante organizzata dall’Associazione Memorie Nettunesi all’interno del Borgo di Nettuno per il 21 settembre 2019

E’ stato come fare un tuffo nel passato tra nostalgici ricordi ed antiche tradizioni di Nettuno per i numerosi visitatori, sia stranieri che del posto che, sabato 21 settembre, hanno passeggiato tra le vie del Borgo in occasione dell’evento dal titolo “Nettuno tra Ottocento e Novecento, organizzato dall’Associazione Memorie Nettunesi in collaborazione con la Scuola San Giovanni e con il patrocinio del Comune.

Lungo tutto il percorso organizzato in tappe, erano presenti numerose guide che in colorati costumi tradizionali del posto hanno accompagnato gli ospiti ed illustrato le storiche fotografie e le arti figurative esposte, raccontando particolari sui personaggi e sulle opere; inoltre la professoressa Tina de Felice ha fornito preziose informazioni sulle tradizioni e sugli edifici di Nettuno.

Una delle tappe della mostra è stata adibita all’interno del salone dell’Istituto scolastico, in cui sono state esposte alcune foto ritraenti ex alunni tra i banchi di scuola, ormai adulti: notevole la meraviglia di coloro che, alzando gli occhi al soffitto, hanno osservato gli affreschi dell’artista Pier Francesco Mola del 1600 di cui le aule sono valorizzate, nonché la sorpresa mostrata da tutti quelli che si sono ritrovati nelle foto, condividendo ricordi e simpatici aneddoti del passato.

Tra gli ospiti, anche il Sindaco Alessandro Coppola, è rimasto felicemente sorpreso nel ritrovarsi in foto ed ha raccontato alcuni dei ricordi che lo legano alla Scuola San Giovanni.

“Abbiamo partecipato con entusiasmo a questa interessante iniziativa – ha detto la Coordinatrice pedagogica Silvia Oliveto – in accordo con il Presidente dell’Associazione Rodolfo Ottolini, aprendo le porte dell’Istituto perché ne condividiamo le finalità”.