Il Presidente del Comitato Uniti per l’ambiente ha scritto una lettera la Presidente del consiglio comunale di Anzio Giusy Piccolo per chiedere un dibattito consiliare sulla prossima apertura delle Biogas. Di seguito il testo integrale:
Gentile Presidente,
faccio seguito all’incontro presso il Suo Ufficio in data 19 settembre u.s. e nel ringraziarLa per la disponibilità con cui ha voluto trattare le nostra proposta mi permetto di sintetizzare di seguito quanto ritengo degno di evidenza:
Innanzi tutto va ribadita la totale apartiticità della nostra azione e della nostra proposta che è una semplice richiesta di dibattito pubblico per informare i cittadini di Anzio. Certamente chiarezza può significare definizione di responsabilità, che sono spesso attribuibili agli Uffici. Ma in democrazia il diritto alla conoscenza ed alla trasparenza deve essere sempre prevalente. Ai Rappresentanti dei cittadini, i loro elettori chiedono di sollecitare gli Amministratori e la Struttura Amministrativa ad informare e a dare corso a quanto ruolo ed incarico prescrivono.
Ne abbiamo parlato con molti consiglieri comunali che hanno condiviso la necessità di un dibattito pubblico da tenersi in Consiglio Comunale.
Nell’incontro abbiamo convenuto sulla necessità che Lei ricerchi una sintesi su come procedere attraverso le modalità che il Suo ruolo richiede e che ponga in atto quanto normativamente possibile. Per evitare la prevedibile dispersione che argomenti complessi possono provocare, si è anche convenuto di trovare uno strumento preliminare di dibattito nella Commissione Speciale Ambiente, per ricercare l’auspicabile accordo e portare in Consiglio un’istanza condivisa e percorribile.
Si auspica quindi che Lei convochi tale Commissione con un ordine del giorno stringente ed una gestione della stessa che eviti inutili e non pertinenti interventi che in passato hanno spesso fatto perdere di vista le ragioni del dibattito. Tale convocazione, nei tempi previsti, mi permetto di chiederLe con questa mia nota di sintesi.
La prego inoltre di disporre affinchè la riunione approvi, come previsto, il verbale di quella precedente che, mi permetto di farLe notare, non è stato mai distribuito ai membri della Commissione. Per quanto attiene alla materia di discussione ritengo che essa possa essere significativamente rappresentata da quanto segue:
- Definire l’azione in atto in rapporto al contratto di gestione della raccolta dei rifiuti e le modalità della cessazione del rapporto per reiterata e documentata
- Aprire un confronto urgente con le associazioni qualificate che rappresentano i cittadini per definire il tipo di servizi che dovranno essere inclusi nel prossimo capitolato di appalto. Tale collaborazione può essere resa operante nell’ambito della Commissione Speciale presso cui tali associazioni sono rappresentate, ovvero presso la Commissione Ambiente in cui esse siano chiamate a collaborare.
- Porre in atto una campagna professionalmente qualificata di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei cittadini alla gestione del servizio di raccolta e dei servizi ad esso collegati.
- Porre in atto una campagna sul territorio per dare consistenza alla lotta alla plastica non riciclabile mono uso con la proibizione della stessa in tutti gli esercizi di ristorazione del Comune di Anzio ed in ogni altra struttura che ricada sotto la diretta responsabilità comunale.
- Porre in atto una campagna di individuazione degli utenti inadempienti effettuata con controlli domiciliari e con provvedimenti esecutivi al fine di recuperare i crediti comunali in materia di TARI e di ridurre drasticamente l’elevatissimo tasso di evasione che grava sui cittadini che contribuiscono regolarmente.
- porre in atto ogni azione che tenda a chiarire ogni aspetto della complessa vicenda che riguarda i progetti relativi ai tre impianti di trattamento ed ad attuare ogni iniziativa necessaria a verificare la legalità, la sicurezza e l’opportunità di ognuno di essi con l’intento di preservare una zona a vocazione turistica dalla realizzazione di impianti che ne distruggono ambiente ed immagine. In particolare:
Impianto Asja Ambiente. Questo impianto è dichiaratamente illegale nell’ubicazione ove viene realizzato. Poichè le ragioni di illegalità sono inerenti alla sicurezza della sua gestione, esso rappresenta un potenziale pericolo per gli abitanti della zona, per la scuola elementare e per gli altri obiettivi sensibili posti nelle vicinanze. Si da mandato al Sindaco di Anzio di disporre che ogni verifica e controllo elencati nel Dossier prodotto del Membro della Commissione Speciale Giorgio Libralato e formalmente in possesso del Comune di Anzio dal luglio 2018, vengano effettuati e che il loro risultato venga reso disponibile alla Commissione stessa, alla popolazione e in caso di elementi significativi all’Ufficio competente della Regione Lazio. In considerazione dello stato di anormalità e quindi di illegalità che permane confermata dal diniego reiterato dalla Regione Lazio per i due progetti che si trovano in condizioni del tutto analoghe, il Sindaco ne formalizzi la posizione illegale e richieda la riconsiderazione dell’autorizzazione concessa alla Regione Lazio in forza del diniego che lo stesso Ente ha formulato per i due impianti che si trovano in analoghe condizioni.
Impianto Eco-Transport. Verificare che le decisioni di diniego prese dal Comune di Anzio contrarie alla realizzazione del progetto e le ragioni addotte vengano adeguatamente recepite dalla Città Metropolitana e che esse generino la decisione finale di rigetto del progetto nella configurazione proposta. Nel caso che la Città Metropolitana non consideri vincolanti le decisioni prese dal Comune si provveda con urgenza ad effettuare la azioni di ricorso necessarie.
Impianto Green Future. Verificare che la decisioni di diniego emanata dalla Regione Lazio venga recepita dal proponente. Nel caso che il proponente, a fronte del diniego della Regione Lazio, decida di opporre ricorso al TAR si provveda ad effettuare la azioni necessarie a tutela della sicurezza e della normativa in vigore.
In relazione ai due impianti sopra indicati di sottolinea che la distanza dagli obiettivi sensibili valida è ora di 1000 metri.
- Alla luce di ogni ulteriore responsabilità, che debba essere espletata dal Comune di Anzio in ambito della difesa ambientale, si provveda a porre in atto ogni azione a tutela degli interessi degli abitanti attraverso un adeguamento organizzativo che abbia per obiettivo il potenziamento della capacità dell’Ufficio Ambiente di trattare la materia ambientale. La confermata e reiterata carenza di capacità di trattare una complessa problematica materia non ha permesso, in passato, al Comune di Anzio di difendere adeguatamente , nelle sedi preposte, gli interessi dei cittadini. Ne è testimone l’assenza della componente tecnica del Comune di Anzio o la sua evidente inadeguatezza in alcune Conferenze dei Servizi in cui si discuteva dei progetti di cui sopra.
Con i miei e nostri cordiali saluti
Sergio Franchi di Uniti per l’Ambiente