Si è tenuto ieri sera al Comune di Nettuno l’appuntamento con la campagna ambientale “Io riciclo”. Alla presenza del consigliere comunale di Forza Italia Elisa Mauro e del Dirigente del settore Ambiente Bendetto Sajeva, nonché alla presenza dei vertici del WWf si è deciso di parlare di inquinamento, plastica, abbandono di rifiuti e del fatto che si sta rapidamente correndo verso un inquinamento tale da poter essere considerato un punto di non ritorno.
Il Comune di Nettuno ha deciso di impegnarsi per scongiurare i rischi enormi che derivano da una grave situazione di inquinamento e combattere chi abbandona i rifiuti senza rispetto per se stesso, per la natura e per i suoi concittadini. Per questo il Dirigente Sajeva ha spiegato il progetto di installazione delle telecamere di videosorveglianza, ben 20, da sistemare in punti strategici. “In questo modo anche con l’aiuto dei cittadini che possono inviare al nostro ufficio foro e numeri di targa con la descrizione della vettura che lascia i rifiuti, noi possiamo fornire alle forze di polizia elementi utili ad individuare i responsabili di questi disagi, che potranno essere multati e denunciati”. Il consigliere Elisa Mauro ha diffuso insieme al personale dell’Ente alcune buste per la differenziata che è un sistema che va potenziato ulteriormente, per portare il comune oltre la attuale soglia del 55%. Infine a prendere la parola è stata Gabrilla Villani del WWf che ha illustrato i tanti progetti dell’associazione ambientalista per ripulire le spiagge e le città dalla plastica che sta diventando una piaga globale. “I pesci mangiano la plastica e muoiono, noi mangiamo i pesci che hanno mangiato la plastica e ci ammaliamo. Questa catena deve essere interrotta in primis dai cittadini che devono avere comportamenti responsabili: non usare stoviglie usa e getta, non lasciare i giochi del mare sulla spiaggia, bottiglie di acqua in giro e plastica di ogni genere ovunque. Questo è un problema mondiale che può rendere durissima la vita dei nostri figli su questo pianeta già dai prossimi anni”. Il pubblico in sala è stato attento e partecipativo. La speranza è che una cultura ambientalista diventi la normalità in una città, un Paese, un Pianeta in cui il fenomeno sembra diventato fuori controllo ed estremamente pericoloso.
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