Sceglie la sua pagina Fb e non una comunicazione diretta per una replica al nostro giornale il consigliere comunale della Lega di Nettuno Antonello Mazza.
“Grossolana e strumentale ricostruzione fatta dal CLANDESTINO. La verità è che nel corso dei lavori consiliari, con personale sorpresa, è stato fatto il mio nome quale vicepresidente della commissione consiliare permanente Ambiente e Sanità del Comune di Nettuno.
Questa indicazione politica non era stata assolutamente prevista o concordata con il sottoscritto, ne tantomeno richiesta al sottoscritto dal coordinatore cittadino con il quale mi ero consultato pochi minuti prima.
Le recenti vicende circa la possibile chiusura del reparto di Ostetricia e Pediatria presso l’Ospedale Riuniti Anzio e Nettuno, oltre lo sdegno pubblicato da parte di molti politici locali sui social, deve far riflettere “realmente” Tutti Noi che abbiamo scelto di prendere a cuore il bene della nostra Comunità.
La Sanità del nostro Territorio merita Ambasciatori di competenze per il suo pieno rilancio.
Ho valutato la disponibilità del prof. Waldemaro Marchiafava ad assumere il ruolo di vicepresidente della Commissione Ambiente e Sanità come un investimento per la Sanità di Anzio e Nettuno, a seguito della indisponibilità della maggioranza di convergere su l’unico consigliere comunale di coalizione disponibile. Chiamo a garanzia di quanto affermo l’unica presenza esterna presente, il direttore Gaeta Agostino, e i consiglieri comunali che hanno partecipato, dotati di onestà intellettuale. Sono certo che la collega Tiziana Ginnetti non può aver rilasciato dichiarazioni dubbie al riguardo”.
Il consigliere Mazza, da noi noto per persona sensibile, con questa nota commette una serie di scorrettezze, queste si grossolane. La prima è quella di voler raccontare ‘la verità’. La ricostruzione del Clandestino nasce dai racconti dei consiglieri presenti, e non solo, rispetto ai fatti ed è quella ampiamente dibattuta questa mattina in piazza da maggioranza e opposizione (che ha ben sottolineato le dinamiche di tensione evidenti nel centrodestra). Se la verità del consigliere è diversa da quella che abbiamo raccontato sappia che è una verità che confligge con quello che è stato percepito dai presenti e dagli assenti a cui i fatti sono stati ampiamente narrati.
Nessuno, tantomeno il Clandestino, può contestare la nomina di grande spessore del dottor Marchiafava, anzi, infatti la questione che si solleva è di natura strettamente politica in un periodo di tensioni evidenti tra e all’interno dei partiti di centrodestra. Un’altra scorrettezza è certamente quella di chiamare a testimoniare una testata giornalistica concorrente, come a voler mettere in contrasto la stampa. E’ quanto meno indelicato e davvero non serve. La nostra testata riporta quello che i colleghi di maggioranza di Mazza pensano della vicenda, su questo forse il consigliere dovrebbe fare le sue riflessioni. Infine non abbiamo citato fonti nel nostro articolo e non lo faremo. La politica dei malcontenti e delle crisi ha sempre molte voci e se si vuole fare riferimento a concetti come ‘onestà intellettuale’ il consigliere Mazza sa bene quali sono gli umori nella Lega in questo momento, e le tensioni che lo riguardano, non c’è bisogno che sia il Clandestino a raccontarli a lui ma il giornale ha il dovere di fare cronaca politica per i cittadini.
(eb)