I Sindaci di Anzio e Nettuno Candido De Angelis e Alessandro Coppola il prossimo giovedì andranno in Regione Lazio per discutere, alla presenza dei vertici della Asl, della situazione dell’Ospedale del Litorale. Dopo la sventata chiusura del reparto di Pediatria, che sembrava ormai cosa fatta, e grazie alla sollevazione politica e popolare dei cittadini, i due Sindaci hanno pianto mandato per chiedere una immediata inversione di rotta rispetto alle politiche di svuotamento dei servizi dell’Ospedale, che serve un bacino di oltre 100mila persone ma che viene costantemente messo in secondo piano rispetto alle strutture dei Castelli. Sarà il momento giusto, per i Sindaci, di chiedere conto anche al Direttore della Asl Roma 6 Narciso Mostarda, delle infinite promesse di riqualificazione della struttura rimaste tutte su carta.
Il Pronto soccorso, lo ricordiamo per chi volesse fare finta di nulla, è sotto dimensionato per medici e infermieri, costretti durante l’estate a turni massacranti. In tutti i reparti ci sono carenze di infermieri, spesso costretta. turni di 12 ore, in pediatria e altri reparti i medici sono insufficienti ad una turnazione ‘civile’ lo sfogo di un pediatra sui social chiarisce perfettamente la dinamica dello sfruttamento dei medici, spesso stanchissimi per i lunghi turni di lavoro.
La struttura è fatiscente. Memorabili le parole dell’allora Ministro Lorenzin, in visita elettorale ad Anzio, che dopo aver visto i laboratori analisi dell’Ospedale disse: “Dovrei chiamare i Nas”. Il Ministro non chiamò i Nas e non si è saputo più nulla neanche dei finanziamenti promessi per migliorare la struttura. L’ospedale ha meno posti letti di quelli previsti per il territorio perché nei reparti manca il personale. I macchinari del potno soccorso e degli altri reparti sono vecchi e fatiscenti, spesso rotti. Per la Tac e la risonanza spesso i pazienti con urgenza vengono trasportati ai castelli e portati indietro. Un costo assurdo per non rinnovare le macchine promesse da anni. La speranza è che i Sindaci riescano a mettere alle strette Regione e Asl per arrivare almeno al decoro con attrezzature funzionanti e personale adeguato alle esigenze. Altrimenti il territorio sembra pronto a dare battaglia.