“La grave carenza di medici specialisti in Pediatria gia’ da diverso tempo ha messo in crisi soprattutto l’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. Negli ultimi mesi abbiamo potuto garantire la piena operativita’ solo grazie a una convenzione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ di Roma. Oggi abbiamo ricevuto conferma che detta convenzione, che ci garantisce pediatri di elevata professionalita’, proseguira’”. Cosi’ Narciso Mostarda, Direttore generale della Asl Roma 6. “Possiamo rassicurare le future mamme e tutte le famiglie che il punto nascita della struttura ospedaliera continuera’ a svolgere la normale attivita’, pur rilevando che il numero dei parti annuali e’ inferiore agli standard definiti dal Ministero. E’ nostro impegno monitorare con attenzione il fabbisogno del territorio in termini di natalita’, per rispettare tutte le indicazioni dettate dal DM 70/2015 che sancisce le linee guida per l’appropriatezza dei punti nascita. Vogliamo precisare che la causa principale alla base dell’ipotesi di disattivazione delle unita’ operative di Pediatria e Ostetricia era l’impossibilita’ di arruolare pediatri. Si tratta di una criticita’ di sistema, che riguarda l’intera rete nazionale dei professionisti. Negli ultimi anni il contingente di pediatri a disposizione del sistema sanitario nazionale e’ diminuito drammaticamente”, conclude.
Soddisfazione per una pronta risoluzione del problema che si è verificato ad Anzio anche da parte del Segretario regionale del Pd Bruno Astorre. “C’è molta attenzione – spiega Astorre – al territorio di Anzio e Nettuno e la salvaguardia della Pediatria è stata una priorità a cui abbiamo lavorato immediatamente per dare risposte subitanee ad un bacino di utenti rilevante. L’impegno del Pd a livello regionale è quello di salvaguardare le esigenze dei territori e, dopo essere usciti da un lungo e difficile commissariamento del settore sanitario solo grazie all’impegno del centrosinistra dopo gli anni dei conti in rosso della destra, iniziare ad investire per ridare ad ogni ospedale il personale medico e infermieristico necessario e rinnovare strutture e attrezzature. Un percorso già iniziato e che include anche l’Ospedale di Anzio”.