“La mia storia con Anzio ha inizio nei primi anni ’60, quando i miei genitori cominciarono a trascorrere diversi weekend per andare a trovare molti loro amici, che avevano una casa o una villa proprio lì. Erano medici, avvocati, architetti, professori. Era un’alta borghesia che in quell’epoca aveva scelto quella cittadina balneare come luogo di vacanza o di riposo. C’è da dire che un fratello di mia madre, Ermanno, aveva sposato una bellissima donna di Anzio: Elisabetta Pomante, che tutti noi chiamavamo Bettina. Quindi spesso si andava a casa Pomante, dove i genitori di Bettina, mamma Teresa e Nicolino, ci accoglievano sempre con pranzi straordinari. Mamma Teresa era continuamente interrogata da me affinché mi parlasse di Anzio e della sua storia. Era una donna forte, con un gran carattere popolano e saggio. Ricordava tanti episodi della sua cittadina, soprattutto quelli legati alla guerra e, ovviamente, allo Sbarco di Anzio. Non so quanti soldati tedeschi si presentarono affamati e feriti a casa sua e quanti altri americani e inglesi, che cercavano di potersi lavare e medicare. Per tutti c’era molta premura ed ospitalità. Ogni soldato che entrava a casa sua finiva con il lasciare il suo indirizzo, per poter ricambiare l’accoglienza. E nel vedere tutti quei fogli di carta con indirizzi inglesi, tedeschi e americani, a distanza di tanti anni, provavo un’enorme tristezza”.
I ricordi di famiglia, gli anni drammatici dello Sbarco di Anzio, i mitici anni ’60, con le indimenticabili vacanze ad Anzio: oggi, venerdì 30 agosto, il grande regista, sceneggiatore e attore, Carlo Verdone, sarà ad Anzio, dalle 16 a mezzanotte circa, per riannodare i fili del passato, ma anche per ricevere dal Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, la Cittadinanza Onoraria di Anzio e la Medaglia d’Oro con la Dea Fortuna, contestualizzata dalla giovane attrice Sara Santostasi.
Alle 16, nella Sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina, è in programma la Cerimonia per il conferimento dell’onorificenza che, a distanza di cinque anni, segue quella organizzata per il fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters.
Alle 17.30, in Piazza I Maggio, Carlo Verdone, insieme ai Cittadini di Anzio, parteciperà alla presentazione di un’opera artistica di rilevanza internazionale; a seguire una breve passeggiata nella sua nuova Città e la visita al nuovo Ufficio del Turista, in Piazza Pia 19, nelle sale della bellezza, del mare e della storia, dove la sua immagine è stata rappresentata, con la tecnica dell’affresco digitale, insieme a quella di Roger Waters e del giovane talentuoso musicista Christian Cappelluti, prematuramente scomparso.
“Se oggi mi chiedessero quali furono i tempi migliori – scrive Carlo Verdone nella lettera ai suoi nuovi Concittadini – io risponderei gli anni ’60, vissuti durante le vacanze estive ad Anzio. Si perché ad Anzio c’erano tantissimi romani con figli della mia età e quindi molti di loro diventarono, negli anni, grandi amici. E con molti lo siamo ancora. Quante osservazioni ho colto in quel periodo… E quanto mi sono servite nel mio lavoro. Quante risate, quanti amori finiti bene o conclusi nella disperazione. Quanta musica dal jukebox del Tirrena o dal mangiadischi a casa di qualcuno. Quanti film ho visto nelle due arene storiche, quante corse fino a Nettuno per sfondarci di bombe calde alla marmellata. Erano anni pieni di leggerezza, aggregazione e vera condivisione. Erano gli anni della nostra giovinezza. Ed Anzio – conclude Verdone nella sua toccante lettera – era la scenografia della nostra libertà”.
A partire dalle 21, invece, con ingresso per il pubblico a partire dalle 20, nel teatro all’aperto di Villa Adele, sold out da diversi giorni, l’atteso incontro con la cittadinanza di Anzio, nella serata evento condotta dal regista, giornalista e critico cinematografico, Mario Sesti che, insieme a Carlo Verdone, sfoglierà l’album dei ricordi, degli aneddoti e delle curiosità, insieme a sequenze di film che hanno segnato un’epoca del cinema italiano.
“Con vero piacere, insieme al Sindaco De Angelis – scrive Carlo Verdone – abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione della “Cittadella di Padre Pio – Casa Socio Sanitaria Pediatrica Oncologica Madonna di Fatima”, devolvendo l’intero incasso, della serata di Villa Adele, alla meritevole opera dei Discepoli di Padre Pio, per la cura dei bambini gravemente malati”. A fine serata la Figlia Spirituale di Padre Pio, Irene Gaeta, protagonista ieri di un evento di portata storica, con le reliquie del Santo di Pietrelcina venerate all’interno di Villa Corsini Sarsina, salirà sul palco per ritirare l’intero incasso della serata, che sarà devoluto ad “un’opera grande, grande, grande”, in corso di realizzazione nel profondo sud del Paese.