Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, il Museo Civico Archeologico di Anzio, durante l’ultima settimana di agosto ci accompagnerà verso la fine delle vacanze con la piacevolezza della lettura presentando opere di autori non dediti alla scrittura ma al trasferimento delle loro competenze acquisite.
Dal 26 al 30 agosto, nello scenario del Palazzo Imperiale della Villa di Nerone, dalle 16.45, ogni pomeriggio, sarà l’occasione per trattare temi originali non rintracciabili nelle scaffalature delle librerie commerciali, con autori non noti al pubblico ma al mondo della scienza e delle opere antiche. Si tratterà della scoperta dei segreti degli antichi artigiani per realizzare le loro importanti opere.
Colore e Luce nella Statuaria Antica di Edilberto Formigli, tratta degli effetti studiati degli antichi artisti per esaltare le loro opere d’arte, effetto tradotto in versi da Luigi Salustri che presenterà il suo libro di sonetti Ner mare…..Ner vento, legandoci ancor più al territorio di Anzio. Infatti, sia abitanti che villeggianti del litorale, sono agganciati ai ricordi della loro storia, descritta con documenti fotografici da Antonio Cappuccia nel libro Anzio Colonia 60, con testimonianze di un passato prossimo che abbiamo trasferito ai giovani. Tra questi, un nuovo scrittore sta emergendo nella letteratura contemporanea Francesco Tedone, che presenta la sua prima pubblicazione, di argomento narrativo, su una leggenda antica Langsax – La Spada del Re; la cornice del Palazzo Imperiale con la presenza/assenza di Nerone non potrebbe essere un augurio migliore. Rimanendo nella leggenda, territori legati alla storia e concatenati alle leggende, vengono resi incomprensibili dalle distorsioni, nel loro tramandarsi nel tempo su interpretazioni e dicerie; a fare ordine sul territorio di Bolsena, sarà uno studioso di storia e scienza: Marco Castrocane con il suo ultimo lavoro Bolsena.. Storia di Bolsena e del Fanum Voltumnae.
Oggi molte leggende trovano una loro ragione, se si entra nella specificità del significato aiutandosi con analisi scientifiche. La scienza applicata ai Beni Culturali è una realtà, ma la sua diffusione rimane ancora ostica ai lettori. Il libro Gocce di Storia scritto da Claudio Botrè, con la sua competenza di professore in chimica fisica e studioso del passato, accanto all’inquadramento dello stato dell’arte, riporta le innovazioni maturate nei recenti studi archeometrici con ragionamenti semplici, che portano all’oggettività di una risposta su intriganti casi su opere antiche.
La settimana AUTOREvole, voluta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Anzio, Laura Nolfi, si basa quindi sull’ invenzione della scrittura, la capacità umana di registrare e scambiare informazioni che consente oggi di conoscere i tratti culturali principali di antiche civiltà e di ricostruirne le vicende storiche. Ma poi tutto questo sapere dove va a finire? Questo argomento è trattato con dovizia di documentazione e particolari da Stefano Cariolato, con attività lavorativa nell’informatica, nel suo libro Mondo senza storia? Si tratta di capire se l’informazione digitale è volatile oppure riamane conservata in internet.. ma sarà per sempre?