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Le mamme della sezione A in difesa della scuola San Giovanni

La scelta della scuola per un figlio è una delle scelte più difficile da fare.  “Ricordo la canzone di chiusura della recita di fine anno della quinta elementare… ‘I migliori anni della nostra vita’”. Sono passati quasi venti anni da allora, eppure non c’è frase migliore per descrivere quei momenti. Sento ancora vivi i ricordi di quegli anni, e quello che ho sempre desiderato per mio figlio è che potesse vivere la stessa esperienza con la scuola, una esperienza che mi ha permesso di diventare oggi quella che sono, ma soprattutto che mi ha permesso oggi di poter raccontare ancora la mia infanzia come l’esperienza di crescita più bella della mia vita”. Quando si entra per la prima volta a San Giovanni non si ha l’impressione di entrare in una scuola, ma è un po’ come rientrare a casa. L’impressione forse è data dal fatto che in quelle mura siamo cresciuti noi, i nostri genitori, gli amici, i nipoti e per tutti noi era ed è come stare in famiglia alla cena di Natale. È una scuola che respira, piena di vita, di storia, di tradizione e soprattutto di amore. L’energia e l’affetto che ti circonda si percepisce sin dall’ingresso. Il sorriso che ti accoglie all’entrata, la cortesia e disponibilità, l’entusiasmo, l’esperienza e la professionalità di tutto il personale e delle maestre, il profumino che arriva dalla cucina sin dalle prime ore del mattino con l’amore nella scelta e nella preparazione di cibo sano per i nostri bambini. Questa è la scuola: chi ci lavora e che accudisce i nostri figli, il fantastico team che conosce ogni bambino della scuola per nome e cognome. La porta sempre aperta e le orecchie sempre ben distese al fine di raccogliere impressioni, paure e gioie di genitori con una scuola lì, sempre pronta a tenderti la mano. Ma una scuola non può fondarsi solo sulla cordialità delle persone, ci vuole anche professionalità e preparazione. Quando è arrivato il momento di iscrivere i nostri bambini, inutile negare che come tanti genitori, si sia cercato e analizzato cosa offriva il territorio. Ogni scuola aveva del suo, ma quello che ci ha convinti a dare fiducia a questa istituzione è stato proprio il programma e l’attività che caratterizzava ogni classe sin dalla ludoteca. L’inglese, l’educazione fisica, l’educazione civica, l’educazione musicale e religiosa come parte integrante dell’insegnamento quotidiano, perché questi tipi di educazione non devono essere attività extra curriculari, ma devono far parte della quotidianità di ogni bambino. Il legame e la sinergia creata è stata così forte da spingere all’organizzazione di attività extradidattiche pomeridiane all’interno della stessa scuola. L’evoluzione ed i progressi che i nostri figli hanno avuto sin dalla classe primavera è stata fuori di ogni ordine e discussione, finalizzata non a crescere bambini che a due anni sappiano già leggere o scrivere, ma finalizzata a ché i bambini sin dai primi anni già conoscano l’importanza del riciclo e del riutilizzo, del rispetto dell’ambiente, che siano improntati civicamente al rispetto della natura e del prossimo, ma anche della casa e dell’aiuto ai genitori e soprattutto dell’igiene personale, che imparino a comprendere e a rispettare le regole primarie del quotidiano, che sappiano accettare un rimprovero o una punizione, con determinazione e dolcezza. La soddisfazione e la gioia nel cuore per il percorso scolastico oggettivo che ogni anno questa scuola dona ai nostri figli, vanno al di là di ogni pregiudizio o pensiero che soggettivamente e lecitamente ogni persona può avere. Questa testimonianza l’abbiamo percepita quindi come un dovere. Da settimane si parla di “scuola senza futuro”, ma per chi la vive il futuro ce l’ha e non vorremmo mai parlarne come un ricordo passato che non esiste più. Non vogliamo noi e non vogliono i nostri figli. Riteniamo che ognuno debba fare le proprie scelte in base alle proprie esperienze e le proprie motivazioni, che rimarranno sempre e solo personali e soggettive e non cambiano quello che la scuola è stata ed continua ad essere. La scelta della scuola per un figlio è una delle scelte più difficile da fare… e non c’è scelta che rifaremmo che non porti il nome della scuola San Giovanni.

Le mamme della sezione A dell’infanzia: Francesca, Raffaella, Pamela, Giada, Mascia, Veronica e Sonia