Home Politica Compatibilità dei consiglieri a Nettuno, liti in aula: tutti confermati

Compatibilità dei consiglieri a Nettuno, liti in aula: tutti confermati

Il Presidente del consiglio comunale di Nettuno Giuseppe Barraco ha quindi aperto i lavori annunciando la rimozione delle situazione di incompatibilità di tutti i consiglieri comunali che nella prima seduta, avevano avuto contestazioni formali. Tutti hanno presentato documentazione chi per aver estinto la posizione debitoria chi perché ha presentato osservazioni in attesa di soluzione. Il consigliere del Pd Roberto Alicandri ha chiesto quale sia stato l’istituto giuridico utilizzato per ‘sanare’ le posizioni dei consiglieri e di estenderlo a tutti i cittadini. Richiesta ribadita anche dal consigliere Daniele Mancini di Nettuno progetto comune. “Se i consiglieri hanno avuto agevolazioni – ha detto Mancini – queste vanno estese a tutti i cittadini”. A replicare il consigliere di maggioranza Massimiliano Rognoni che ha tolto ogni dubbio su possibili favoritismi. “Chi aveva multe le ha pagate, chi aveva debiti con l’Ente li ha saldati, c’è chi ha fatto ricorso e attende risposta e chi ha usato gli istituti di legge, come possono fare tutti cittadini. Non siamo la Repubblica di San Marino che ognuno fa come vuole, sono state rispettate tutte le leggi”.

Quindi Daniele Mancini ha sottolineato che la sua richiesta di accertamento è stato un servizio ai cittadini. “Con questa richiesta abbiamo rilevato un dato importante che va oltre la multa da 100 o 3mila euro, e riguarda il senso di responsabilità di chi è eletto. Abbiamo avvertito il 14 giugno e il 28 al primo consiglio nessuno aveva verificato la propria posizione. Il senso e l’obiettivo nostro non era sapere chi aveva la multa ma tutelare l’interesse pubblico”. “Invito tutti a rileggere la nota del Dirigente – ha replicato Barraco – in cui si chiarisce tutto”. Una risposta che non ha convinto il consigliere Alicandri che ha chiesto chiarezza sulla ‘rivisitazione’ della documentazione. Quindi ha preso la parola il consigliere Enrica Vaccari. “Sono necessarie delle riflessioni – ha detto la Vaccari – se non era per Waldemaro nessuno avrebbe ammesso il debito. Quindi oggi ci dovete dire ognuno di voi come ha estinto il suo debito. La rateizzazione non estingue l’incompatibilità”. A replicare di nuovo il capogruppo della Lega Massimiliano Rognoni. “Consigliere Vaccari – ha detto ironico – vuole anche la ricevuta bancomat e i tagli di banconote usati per pagare? E’ stato sanato tutto”. Anche il consigliere del Movimento 5 stelle Mauro Rizzo ha chiesto chiarezza sulle eventuali rateizzazioni.

Ha poi preso la parola il consigliere Fabrizio Tomei che ha voluto ricordare ancora l’ex segretario Vinci “con cui ci siamo spesso confrontati anche animatamente”. “Stiamo perdendo tempo, le documentazioni sono state valutate dal segretario, è ora di votare”. Quindi è stata la volta del professor Waldemaro Marchiafava. “Non perdiamo altro tempo – ha detto – diteci chi ha rateizzato, che è un debito sospeso non estinto”. Quindi si è passati alle dichiarazioni di voto. Per i 5 stelle il consigliere Luigi Carandente ha espresso parere negativo. “Non abbiamo capito come sono stati estinti i debiti, se non si capisce non si può votare”. Il consigliere Daniele Mancini ribadisce. “Ci avete dato notizie vaghe che non ci permettono di votare”. A replicare il consigliere della Lega Tiziana Ginnetti, interrotta dall’assessore Claudio Dell’Uomo che ha chiesto l’intervento del Dirigente Antonio Arancio in grado di spiegare tecnicamente la situazione. Dopo una breve discussione tra il consigliere Alicandri e il consigliere Ginnetti, sulle procedura per permettere al comandate di parlare si è entrati nel merito. “Abbiamo verificato le risultanze della richiesta di verifica all’Agenzia delle Entrate. Quando mettiamo i ruoli facciamo una depurazione dei possibili incassi. Con la prima applicazione del nuovo articolo abbiamo depurate le somme del 2009 e 2010. Ruoli neanche notificati dall’Agenzia delle Entrate. Sono state presentate cartelle inutili, quelle che erano invece utili sono state sanate sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Se si mette in discussione la veridicità delle mie affermazioni si faccia una denuncia. Questo vale per la politica e a maggior ragione per i cittadini che trovano l’ufficio contravvenzioni sempre aperto. Sono convinto che il lavoro dei miei uffici è stato perfetto”. L’intervento del Dirigente Arancio è stato interrotto prima dal consigliere Sanetti, e poi dal consigliere Mancini che non avevano chiesto la parola e sono stati interrotti dal Presidente dell’assise Barraco. Le dichiarazioni del Comandante sulla corretta procedura seguita sono state più volte applaudite dalla sala. Il Presidente del consiglio comunale Barraco ha poi chiesto la dichiarazione di voto. Il primo a parlare è stato il consigliere Alicandri. “Non ci avete risposto – ha detto – non è democratico che non mi abbiate fatto fare domande al Comandante e non mi piace l’atteggiamento del consigliere Ginnetti che andava ripresa per il suo comportamento”. Si è quindi astenuto anche il consigliere Antonio Taurelli che ha ribadito la ‘non comprensione’ dell’istituto giuridico utilizzato per sanare le posizioni dei consiglieri. Infine il consiglio, con i voti della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, ha convalidato tutti gli eletti.