Home Politica Inclusività e Porto, le interrogazioni di Rita Pollastrini in consiglio comunale

Inclusività e Porto, le interrogazioni di Rita Pollastrini in consiglio comunale

Il presidente della Commissione trasparenza Rita Pollastrini

“Ieri ho presentato due interrogazioni una riguardante l’Inclusività, sono tornata sull’interrogazione presentata esattamente un anno fa per sapere se si fosse provveduto a rendere i giochi di Villa Adele fruibili anche ai bambini disabili, cosa che doveva essere già contemplata in fase di progettazione e di spesa. Allo stesso modo se le osservazioni che feci sul Trenino turistico inagibile per disabili fossero state recepite e se fosse in atto un monitoraggio delle Barriere Architettoniche non solo per i marciapiedi ma inteso anche come Trasporto pubblico Locale e parcheggi”. Lo scrive in una nota stampa il capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio comunale ad Anzio Rita Pollastrini.

“L’assessore alle politiche sociali ha risposto che per i giochi a breve si impegneranno delle somme e per il trenino è stato richiesto un vagone aggiuntivo corredato di pedana mobile, mente il monitoraggio delle barriere architettoniche è in corso tramite l’assessorato ai lavori pubblici. Nessuna risposta sul trasporto pubblico locale e parcheggi.
Ho sottolineato come una città a vocazione turistica debba essere in grado di fornire un’accoglienza inclusiva”.

“Finalmente – aggiunge – abbiamo qualche notizia ufficiale ossia che il bando per il Porto è andato deserto, che il comune non è tornato in possesso delle azioni, cosa che era stata data per fatta, in quanto il socio privato ha presentato ricorso e fino a sentenza passata in giudicato il riparto azionario resta immutato e siamo a bocce ferme. Il sindaco sembra stanco di vie giudiziarie e ha mostrato propensione per una “pace” col socio Marinedi, previo voto del Consiglio Comunale e con patti parasociali rinnovati in cui sia chiaro che il socio di maggioranza decide e quello di minoranza controlla. Come esattamente non mi è chiaro visto che l’apporto di capitale spetterebbe comunque al secondo. Di certo c’è solo il fatto che il bando sia andato deserto perché i soci erano in lite giudiziaria. Chi investirebbe milioni di euro in una situazione così precaria?Un passo falso che allontana sempre di più l’obiettivo della riqualificazione del porto semmai arriverà. Nel frattempo aspettiamo sempre una voce in merito dalla Regione Lazio proprietaria della Concessione”.