Home Politica Il consigliere Giannino: “Lido dei Pini, l’amministrazione ritiri il bando”

Il consigliere Giannino: “Lido dei Pini, l’amministrazione ritiri il bando”

L'area Sic di Anzio a Lido dei gigli

Ed eccoci alla apertura della buste relative all’Avviso Pubblico per l’affidamento in Convenzione della tanto discussa “Spiaggia di Lido dei Pini”. Ci abbiamo “speso” ben due commissioni trasparenza per tale striscia di sabbia. Una per “sfiduciare” e l’altra per “riabilitare” il presidente di detta commissione. E’ stata fatta una manifestazione con tanto di cartelli, che indicavano l’alto valore paesaggistico delle “dune” ed è stato spiegato al neo dirigente Luigi D’Aprano che il bando era pieno di criticità. Speravamo che tutto ciò avesse fatto, quantomeno, riflettere l’Amministrazione a desistere da tale atto ed invece no. Sono andati avanti come Caterpillar. Hanno aperto le buste contenenti le offerte per l’aggiudicazione di un tratto di spiaggia che non è quello conosciuto come sito SIC n. IT6030045. Infatti, il RUP, ha indicato nella voce “pulizia quotidiana dell’arenile” l’uso di mezzi meccanici. Per un sito di cosi alto valore? Mezzi meccanici? Sappiamo che nei siti SIC la raccolta dei rifiuti si deve effettuare esclusivamente a mano con uso di retino. Sempre riguardo la pulizia, questa viene già effettuata gratuitamente dalla Cooperativa Stella Marina srl su di una superficie di ben 2000mq. Ma andiamo avanti. L’Amministrazione, per concedere la convenzione, si rifà al Regolamento Reg. Lazio 19/2016 art 7 comma1 lettera d; senza però tenere conto dell’art 1 dello stesso Regolamento  che così recita: “Tutte le aree demaniali destinate a strutture turistico-ricreative debbono essere identificate nel PUA di appartenenza comunale” che non c’è aggiungiamo noi. Abbiamo sentito una consigliera di minoranza (non opposizione) sbracciarsi a favore di tale bando appellandosi al servizio bagnanti. Vogliamo ricordare alla stessa consigliera che nelle “spiagge libere non attrezzate” i bagnini non sono obbligatori. Bastava leggere l’art 6 dello stesso Decreto; dove al comma 3 si legge: “che è sufficiente installare cartelli in italiano ed altre lingue indicanti la mancanza di assistenza”. E per finire in bellezza non riscontriamo il VIA (valutazione impatto ambientale) di competenza Regionale. Alla luce di tutti questi fatti il Pd da me rappresentato, invita l’Amministrazione a ritirare il Bando e a mostrare una sensibilità, finora sconosciuta, verso l’ambiente patrimonio della comunità e non del singolo privato.

Lina Giannino consigliere PD