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Pellegrinaggio della Gioia a Loreto per i bimbi dell’Unitalsi di Anzio e Nettuno

Si è concluso ieri a Loreto il 46esimo “pellegrinaggio della Gioia” organizzato dalla Sezione Romana Laziale dell’Unitalsi, Associazione che si prende cura dei malati nei pellegrinaggi a Lourdes, ideato questa volta per i più piccoli in cui si sono alternati momenti di riflessione a giochi. Anche i volontari di Anzio e Nettuno sono voluti essere presenti accompagnando quelle famiglie con figli disabili costrette a casa con i loro figli impossibilitate a viaggiare perché hanno difficoltà ad avere assistenza specifica e logistica durante il loro viaggio per far sì che l’estate venga vissuta da tutti senza barriere mentali e materiali.
Questo è quanto una mamma ha scritto ai volontari: Volevo ringraziarvi per averci proposto questa esperienza ricca di emozioni a Loreto.


Nonostante le titubanze nell’affrontare una nuova circostanza completamente diversa per nostro figlio, e la paura di non poter gestire una reazione spiacevole, che un bambino con autismo potrebbe avere ,di fronte ad ogni situazione nuova…..ci siamo trovati veramente bene; la vostra accoglienza e il vostro impegno ci ha stupiti e fatti sentire più che a casa.
Il nostro cuore tornerà a casa più ricco di gioia , i nostri occhi più poveri di lacrime.
Ma abbiamo imparato che esistono situazioni molto più difficili e tristi delle nostre.Abbiamo imparato che nonostante i media ogni giorno ci parlino soltanto di delinquenza ,droga,furti, prostituzione, omicidi, pedofilia, esistono invece delle realtà in cui Giovani nel loro silenzio compiono grandi opere di bene che nascono spontaneamente dal loro cuore senza alcun tornaconto, ma solo per la voglia di aiutare chi ha bisogno .
E ci fa piacere che molti tra questi siano giovani.
Dovrebbero essere loro i protagonisti delle prime pagine dei giornali o dei primi articoli dei telegiornali delle 20. Questi ragazzi sono degli eroi,fanno sorridere anche chi é senza speranza, anche chi sa di dover affronfare un triste destino
Grazie per tutto quello che ho scoperto di voi,
E GRAZIE per cio che fate, in silenzio.
La mamma di Federico.